LIFC e Randstad trovano lavoro ai pazienti con fibrosi cistica


Fibrosi cistica: rinnovato l’accordo tra LIFC e Randstad per l’inserimento lavorativo dei pazienti. Il progetto vuole anche sensibilizzare le aziende sul reale valore del candidato

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LIFC Lega Italiana Fibrosi Cistica, associazione di pazienti impegnata nella tutela dei diritti, per il miglioramento della qualità della vita e delle cure per le persone affette dalla patologia, e Randstad, primo operatore a livello mondiale nel settore delle risorse umane, hanno rinnovato per un anno la loro collaborazione, nata nel 2018. Si rinnova dunque l’impegno di queste due realtà per favorire l’inserimento lavorativo di persone con fibrosi cistica attraverso il portale dedicato e gestito da LIFC.

L’accordo rappresenta una concreta opportunità per i pazienti alla ricerca di impiego, per l’orientamento alle professioni e l’inserimento lavorativo, ma si prefigge anche lo scopo di informare tutti gli attori del mondo del lavoro, in primis le aziende, sul reale valore che un candidato, pur convivendo con la patologia, possa rappresentare in ambito professionale grazie ai progressi delle terapie attuali.

In base agli ultimi dati (relativi all’anno 2020) pubblicati dal RIFC – Registro Italiano di Fibrosi Cistica sono in aumento i pazienti in età adulta, che rappresentano adesso il 60,5% della popolazione FC italiana (la percentuale calcolata in base al sesso è: 62,1% uomini e 58,7% donne). Si tratta, inoltre, di numeri che sono destinati a crescere ancora nei prossimi anni, dato che, nel corso del 2022, è aumentato il numero di pazienti che possono avere accesso ad una terapia farmacologica che si sta rivelando molto efficace in quanto agisce direttamente sulle cause all’origine della patologia. Oltre a queste evidenze di tipo clinico, un altro fattore da tenere presente, quando si parla di qualità della vita di un paziente FC, è proprio la possibilità di inserirsi in un contesto professionale soddisfacente, proprio come per qualsiasi altro lavoratore.

Alla luce di queste considerazioni, Lega Italiana Fibrosi Cistica e Randstad, attraverso l’attività svolta da Randstad Hopportunities, specializzazione dedicata alla ricerca e selezione di personale appartenente alle categorie protette, si impegnano a realizzare una serie di attività per agevolare l’inserimento lavorativo di persone con fibrosi cistica. Grazie a questa collaborazione, Randstad continuerà a pubblicare sul portale le offerte di lavoro dedicate alle categorie protette e saranno organizzati recruiting day, giornate formative e iniziative di avvicinamento al mondo del lavoro dedicate ai potenziali candidati alla ricerca di impiego. L’obiettivo di LIFC e Randstad è duplice: rendere le persone con fibrosi cistica sempre più consapevoli delle opportunità che un contesto lavorativo possa offrire loro per condurre una vita il più possibile normale e stimolare nelle aziende un interesse verso candidati che, pur appartenendo a categorie protette, possono rappresentare a tutti gli effetti un’interessante e valida risorsa lavorativa.

“Siamo davvero soddisfatti – spiega la Presidente LIFC Gianna Puppo Fornaro – che si rinnovi questa collaborazione e, di conseguenza, una serie di opportunità per i nostri pazienti che vogliano intraprendere un percorso professionale. Le nuove attività che porteremo avanti con Randstad, penso alle giornate formative e agli altri momenti di approfondimento sulle tematiche del lavoro, saranno sicuramente occasioni importanti per chi vorrà confrontarsi con il mondo del lavoro”.

“Il nostro obiettivo è facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro – afferma Marco Ceresa, Group CEO Randstad – e la nostra mission è vedere il possibile nelle persone. Valorizziamo da sempre l’unicità di ognuno trovando la giusta combinazione tra azienda e candidato. Grazie al supporto e alla consulenza mirata della nostra divisione HOpportunities, rendiamo il lavoro un’opportunità concreta per tutti, sensibilizzando il mondo imprenditoriale sulle reali opportunità professionali che si generano attraverso un approccio inclusivo e sostenibile”.