Nelle librerie “Suono ricco” di John Axelrod


“Suono ricco”, il libro del direttore d’orchestra americano John Axelrod, offre una panoramica aggiornata sull’affascinante mondo degli strumenti ad arco rari

suono ricco

Suono ricco. Musica e mercato del lusso: investire in strumenti rari di John AxelrodEdizioni Curci, è una panoramica aggiornata sull’affascinante mondo degli strumenti ad arco rari: per gli investitori una fonte di ricchezza, prima ancora che finanziaria, genuinamente musicale.

Il suono dei violini Stradivari è immortale e il loro valore (quasi) inestimabile. Ma è possibile comprare l’immortalità? L’attenzione degli investitori verso gli strumenti ad arco rari sta aumentando in maniera esponenziale e per una ragione ben precisa: il loro valore è costantemente in crescita e gli apprezzamenti a lungo termine sono eccezionali. Che sia per filantropia o per collezionismo, per diversificare il portafoglio o per imprimere il proprio nome nella storia gloriosa di un violino pregiato, l’acquisto di uno strumento raro richiede sempre un peculiare impegno di ricerca.

Con uno stile ironico e brillante, John Axelrod alterna aneddoti a riflessioni  e riporta i suggerimenti dei principali esperti del settore: Florian Leonhard, liutaio e collezionista, Jason Price, fondatore della casa d’aste Tarisio, Ziv Arazi e Bruno Price, di Rare Violins e In Consortium, Jonathan Moulds, collezionista e investitore, Frank Almond, primo violino della Milwakee Symphony Orchestra, Simon Morris, condirettore della casa d’aste J&A Beare, Christopher Marinello, CEO di Art Recovery International, Virginia Villa, direttore generale del Museo del violino di Cremona, Suzanne Fushi, presidente della Stradivari Society di Chicago, Eduard Wulfson, collezionista e didatta, Nigel Brown, fondatore dello Stradivari Trust e Tamio Kano, direttore generale della Nippon Music Foundation.

A incidere sul valore economico di questi pezzi d’alto artigianato sono innanzitutto la provenienza, che deve essere verificata e documentata con cura, e lo stato di conservazione. Ma anche la scelta, sempre più frequente, di mettere questi strumenti in mano a interpreti di prestigio, capace di ridare loro vita e di valorizzarne lo straordinario potenziale espressivo. A riprova del fatto che i prodotti della grande liuteria hanno un valore artistico e culturale che oltrepassa quello puramente economico.

Scrive John Axelrod nel libro: «Quali che siano le motivazioni, tutti coloro che pagano per uno Stradivari o per qualunque altro strumento raro (o che lo rubano o lo riproducono) hanno in comune una cosa molto importante: stanno investendo sull’immortalità. Non inseguono la fantasia futuristica della criogenesi né aspirano ad avere in casa propria un pezzo d’arte per l’eternità; quello che fanno è identificarsi con l’immortale. Anche se pubblicamente dichiarano di essere soltanto dei custodi, in cuor loro sono pienamente consapevoli che un investimento del genere può incidere in maniera imperitura il loro nome sui libri della storia culturale».

Info: Scheda_libro

John Axelrod (Houston, 1966) è un direttore d’orchestra americano. Conclusi gli studi ad Harvard nel 1988, ha proseguito la sua formazione musicale sotto la guida di Leonard Bernstein e di Ilya Musin. Nel corso della sua lunga carriera ha diretto più di centocinquanta orchestre in tutto il mondo e inciso per le maggiori etichette discografiche, proponendo un repertorio particolarmente vasto ed eclettico. È il fondatore di CultureALL, associazione impegnata nel potenziamento dell’accesso alla cultura per le comunità più svantaggiate.