In Coopservice il lavoro da remoto diventa strutturale


In Coopservice possibilità di lavorare in smart working per due giorni a settimana ed estensione della flessibilità di orario

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In Coopservice lo smart working diventa strutturale. Circa 600 dipendenti, addetti alle funzioni di staff ed al coordinamento del business, potranno scegliere di lavorare per 2 giorni a settimana in modalità smart e avere una maggiore flessibilità di orario anche nelle giornate in cui la prestazione lavorativa viene effettuata dall’ufficio.

Per Coopservice lo smart working è parte della strategia di Digital Transformation e della crescita di una cultura aziendale aperta al cambiamento e all’innovazione. La pandemia ha prodotto un’accelerazione nel ricorso al lavoro agile, che è stato mantenuto e consolidato anche con il venir meno delle restrizioni, perché ha mostrato di rispondere efficacemente sia alle esigenze aziendali sia ai bisogni dei lavoratori, che hanno potuto migliorare il proprio work life balance.

Per supportare il processo di cambiamento, i manager di Coopservice sono stati coinvolti nel percorso di formazione “Smart people for Smart company“, con l’obiettivo di sviluppare le skills necessarie per diventare promotori della trasformazione digitale e costruire un modello organizzativo basato sulla fiducia. Un’azione utile e necessaria per il passaggio successivo, ossia rendere strutturale il lavoro agile con il progetto “Restart Smart Working“.

Il nuovo modello, in vigore da domani, prevede due giorni di lavoro da remoto e tre giorni in ufficio e l’ampliamento della flessibilità oraria di inizio e fine attività (il lavoratore potrà decidere di articolare la propria prestazione tra le 7 del mattino e le 20 di sera). Nel nuovo modello organizzativo è stata introdotta anche una fascia oraria di contattabilità, per garantire che almeno il 50% della prestazione lavorativa avvenga nelle ore in cui si concentrano le attività di coordinamento e di condivisione delle diverse funzioni aziendali, nonché un sistema di programmazione e di rotazione dedicato.

Rendere permanente il lavoro agile è solo un tassello di un programma di trasformazione digitale più ampio che punta a sviluppare un approccio nuovo ai processi, per evitare che il cambiamento si riduca ad una mera replica delle dinamiche organizzative tradizionali ma generi un vero e proprio cambio di mindset, con benefici diretti per tutti gli attori coinvolti: lavoratori, azienda e società”, ha commentato Andrea Paoli, direttore HR di Coopservice.

Parallelamente all’entrata in vigore della nuova organizzazione agile, Coopservice continua ad investire in formazione, con percorsi specifici dedicati, non solo all’uso delle nuove tecnologie, ma anche all’acquisizione di soft skills fondamentali per incentivare la collaborazione, la pianificazione, l’orientamento al risultato e il lavoro per obiettivi, nella convinzione che per il successo di un progetto di smart working componente umana e tecnologica debbano avere pari dignità.

Coopservice ha chiuso il 2021 con un fatturato di 691 milioni di euro e 17.710 dipendenti. Il Gruppo Coopservice conta 26.112 dipendenti per un fatturato 2021 di 1,114 miliardi di euro.