Trapianto di capelli: quale è la tecnica migliore


Ad oggi la tecnica di trapianto di capelli più all’avanguardia è la MICROFUE, la più risolutiva e affidabile, l’unica in grado di dare risultati migliori rispetto alle altre tecniche

Possibili cicatrici dopo il trapianto di capelli affidato a mani non sicure: la Turchia è meta preferita dei calvi di tutta Europa, l’intervento costa la metà rispetto all’Italia ma si usano tecniche vecchie e spesso non operano medici

L’alopecia androgenetica o calvizie maschile, è responsabile di più del 95% della perdita di capelli negli uomini. Ecco quindi che ansia, frustrazione e disagio iniziano a condizionare pesantemente la qualità della nostra vita.

Fortunatamente, però, il trapianto di capelli può essere considerato come la soluzione naturale e definitiva per vincere la calvizie.

I candidati ideali per un autotrapianto di capelli sono i pazienti con una calvizie accertata e stabilizzata, per i quali le cure farmacologiche disponibili non hanno sortito effetti apprezzabili.

Le terapie farmacologiche più diffuse e note sono rappresentate da Finasteride e/o Minoxidil oppure l’applicazione della medicina rigenerativa, come PRP o Mesoterapia.
Altra alternativa, per quanto riguarda il settore estetico, di recente sviluppo è la tricopigmentazione, una metodologia di micropigmentazione specifica per il cuoio capelluto in grado, attraverso il deposito di specifici pigmenti nella cute, di riprodurre la presenza realistica del capello.

La calvizie e il diradamento sono problematiche che interessano e colpiscono principalmente gli uomini, da diversi anni trovano soluzione definitiva nel trapianto di capelli, con ottimi risultati, efficaci e duraturi nel tempo.
L’obiettivo finale di un trapianto di capelli è semplice: trasferire con una procedura chirurgica parte dei capelli da una zona della testa (donatrice), verso un’altra zona, detta ricevente, affetta da calvizie.
Questo, nel tentativo di ricostruire un’area di capelli distrutta dall’alopecia, in maniera quanto più naturale ed armonica. Poiché i follicoli piliferi della nuca sono meno sensibili alla caduta, rimangono la fonte primaria di innesti utilizzati nel trapianto di capelli. I follicoli piliferi dovrebbero essere estratti in modo omogeneo dalla zona donatrice, se un trapianto è bene eseguito in tutte le sue fasi, avrà successo e rimarrà negli anni.

Come già anticipato, non esiste una cura specifica che possa risolvere definitivamente il problema della calvizie, tuttavia soluzioni capaci di rallentare o migliorare un stato di alopecia androgenetica possono essere:
• Terapia Farmacologica & Trattamenti
• Rimedi Estetici
• Interventi Chirurgici: trapianto di capelli con tecnica FUT (Strip) o FUE

Dato che la calvizie è genetica, non c’è molto da fare per far ricrescere i capelli, ad oggi infatti l’unica soluzione che può dare almeno risultati parziali è appunto proprio il trapianto.
Prima di avventurarsi liberamente nel complicato mondo del trapianto di capelli sarebbe bene conoscere qualcosa di più su questa realtà, della quale tanto si parla ma che non tutti conoscono adeguatamente.

FUT, FUE e DHI, quale tecnica scegliere per il trapianto di capelli?
La tecnica dell’autotrapianto risale al 1939 per merito del medico giapponese Dott. Okuda, Lo stesso anno il dermatologo americano dott. Orentreinch iniziò ad approfondire la tecnica e a perfezionarla.
Tecniche e tecnologie, da quel tempo, sono notevolmente migliorate. Negli ultimi anni, poi, il posto dove si è investito di più nel settore tricologico è la Turchia ed è ancora in fase di rapida e continua evoluzione.
La tecnica FUT (strip), utilizzata in passato nei primi trapianti, lasciava cicatrici lineari, grandi e irregolari. Il chirurgo prelevava una striscia di cuoio capelluto nella parte donatrice per poi inserirli, attraverso delle incisioni, nella zona da re-infoltire.
Questa tipologia d’intervento generava una cicatrice grande e visibile. Inoltre il chirurgo non poteva tagliare tutta la pelle nell’area donatrice quindi il numero di capelli era limitato a 1000-1500 innesti. Questa tecnica ha dato buoni risultati in passato, ma ora possiamo orientarci verso scelte diverse e soprattutto migliori

Attualmente la tecnica di trapianto di capelli più all’avanguardia è la MICROFUE, la più risolutiva e affidabile, l’unica in grado di dare risultati migliori rispetto alle altre tecniche.
FUE è l’acronimo di Follicular Unit Extraction che tradotto letteralmente significa Estrazione di Unità follicolari. Le unità follicolari vengono estratte una per una per essere impiantate . Questa è senza dubbio la tecnica più moderna e all’avanguardia che la moderna tecnologia ci mette a disposizione .
MICRO poiché gli innesti vengono raccolti con punzoni di dimensioni più piccole rispetto agli altri. Il punzone è un dispositivo cilindrico posto sul bordo del micromotore che ha la funzione di estrarre i follicoli piliferi.
Il Dott. Ahmed Altan utilizza un punzone da 0,7 mm, il più piccolo esistente. Potrebbe avere dimensioni ancora inferiori? No, perché gli innesti di capelli hanno i propri diametri e potrebbero rompersi. Ecco perché l’uso di 0,7 mm è la giusta dimensione studiata per non lasciare cicatrici.
MICROFUE è la tecnica più valida per il trapianto di capelli.

Esiste anche un altro metodo chiamato DHI che significa Direct Hair Implantation (Impianto diretto di capelli).
Rispetto alla tecnica FUE, non è necessario radere l’area per l’impianto (area ricevente). Viene, infatti, rasata solo l’area donatrice. Abbiamo bisogno di radere tutta la zona posteriore per gli uomini, mentre per le donne possiamo creare solo una piccola finestra, in modo da poter nascondere più facilmente la zona dopo l’operazione.
Normalmente l’operazione di trapianto di capelli prevede 3 fasi: prelievo, apertura dei canali e impianto. Ma nel caso del DHI, il prelievo dei follicoli, l’apertura dei canali e l’impianto avvengono in contemporanea.

In sintesi il confronto tra MicroFUE e DHI:
• La prima fase è la stessa della MicroFUE.
• Seconda fase: si aprono i canali e contemporaneamente si inseriscono gli innesti con un dispositivo simile a una penna (Choi implanter).
• Terza fase: è già prevista all’interno della seconda.
La DHI sembra una tecnica più facile e migliore. In realtà è oggetto di controversie in quanto, poiché il bordo della penna DHI è rotondo, non potrà ad avvicinarsi il più possibile alla cute. La nostra clinica utilizza un dispositivo a bordo piatto che dà risultati migliori in termini di densità dei capelli.
La maggior parte delle cliniche propone il metodo DHI ai pazienti presentandolo come la tecnica più recente. La vera ragione è che la tecnica DHI richiede minor tempo di esecuzione ed è quindi più facile per l’equipe eseguire più operazioni nello stesso giorno. Questa non è la politica della nostra clinica.
MicroFUE rimane a oggi la tecnica migliore che dà ottimi risultati.