Il presidente del Nicaragua accusa il Vaticano: “Dittatura perfetta”


Il presidente del Nicaragua contro il Vaticano: “È una dittatura perfetta”. Lo scontro è in corso da anni, le ultime accuse dopo i casi di due sacerdoti bloccati all’estero

ortega nicaragua

In Nicaragua continua lo scontro fra il governo del presidente Daniel Ortega e il clero, sia a livello dei suoi vertici locali che della Sante Sede. Stando a quanto reso noto da monsignor Silvio José Báez, vescovo ausiliare della capitale Managua che vive in esilio in Vaticano dal 2019, le autorità nicaraguensi hanno impedito il rientro nel Paese di padre Guillermo Blandòn, parroco della chiesa Santa Lucia, nel dipartimento centrale di Boaco. Il religioso è stato bloccato nell’aeroporto di Miami, dove stava facendo scalo di ritorno da Israele.

Foto dal profilo Twitter di monsignor Silvio José Baez

Si tratta, spiega la Dire (www.dire.it), del secondo sacerdote a cui è stato impedito di rientrare nel Paese in circa due settimane. A metà settembre lo stesso trattamento era stato infatti riservato a padre Juan de Dios García, vicario di una parrocchia di Managua.

ACCUSA DI ORTEGA, RISPOSTA DI MONSIGNOR BAEZ

La stampa locale non ha riferito di posizioni particolarmente critiche dei due sacerdoti verso l’esecutivo, in lotta con la Chiesa cattolica almeno dal 2018, anno di una grande mobilitazione popolare contro Ortega che ha visto la partecipazione di diversi religiosi. Ieri il presidente, in carica dal 2007, già al potere fra il 1985 e il 1990 dopo aver guidato la rivoluzione sandinista, ha attaccato direttamente il Vaticano e Papa Francesco, definendo la Chiesa cattolica “la dittatura perfetta”. Monsignor Baèz ha commentato sul suo canale Twitter le parole del presidente: “Quanta ignoranza, quanta menzogna e quanto cinismo! Un dittatore dando lezioni di democrazia”.

UN VESCOVO ARRESTATO AD AGOSTO

Ad alimentare le tensioni fra governo e Chiesa cattolica è anche la detenzione di un altro vescovo, monsignor Rolando Álvarez, arrestato ad agosto. Il religioso, secondo fonti non ufficiali rilanciati dal quotidiano Articulo 66, si troverebbe ora agli arresti domiciliari presso l’abitazione di suoi conoscenti.