Energia: l’Emilia-Romagna prepara il piano sul fotovoltaico


Utilizzare tetti e aree abbandonate: il progetto del governatore Stefano Bonaccini su rinnovabili e fotovoltaico. E il sindaco di Bologna Matteo Lepore risponde presente

Dopo i progetti in Sicilia, si consolida il modello partecipativo del player internazionale Green Enesys a favore della transizione energetica dei nostri territori

Un grande piano regionale sulle rinnovabili, con pannelli fotovoltaici sugli edifici (non vincolati) e nelle aree abbandonate. E’ la proposta rilanciata dal governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

INIZIATIVA DELLA REGIONE

Il prossimo autunno, spiega il presidente, “presenteremo un nuovo programma regionale energetico triennale e metteremo diverse risorse a disposizione di famiglie, imprese e per chi vuole investire sulle rinnovabili”. L’intenzione di Bonaccini è fare “un grande piano perché le superfici degli edifici pubblici e privati senza vincoli possano avere i pannelli fotovoltaici, così come utilizzare le aree degradate e abbandonate per salvaguardare i terreni agricoli”.

E BOLOGNA C’È

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, coglie la palla al balzo. “La Città metropolitana risponde positivamente alla chiamata del presidente Bonaccini- manda a dire Lepore- siamo pronti a un grande piano per le rinnovabili e il fotovoltaico. Abbiamo già una mappatura dei tetti e chiamerò personalmente a raccolta tutte le nostre società partecipate affinché facciano la loro parte”.

“COME LA CALIFORNIA”

Secondo Lepore, “serve uno sforzo di natura industriale e di sistema per fare di Bologna e dell’Emilia-Romagna la terra del sole e delle energie pulite in Italia, come la California lo è per gli Stati Uniti. Noi ci siamo, investiremo e abbiamo già progetti pronti a partire“. Il sindaco di Bologna cita ad esempio il “tetto fotovoltaico più grande d’Europa al Caab, con 100.000 metri quadrati di pannelli che potranno alimentare anche le famiglie e le imprese della zona”, a cui si aggiungono i “50 megawatt che stiamo progettando con Autostrade” e il “nostro impegno a creare molte comunità energetiche. Possiamo farcela– insiste Lepore- dobbiamo produrre e comprare energia come sistema, come sappiamo fare. Tutto il sistema Emilia-Romagna e Bologna ci aiutino a farlo”.