Pfizer acquisisce Global Blood Therapeutics


Pfizer ha accettato di acquistare Global Blood Therapeutics (GBT) per un valore aziendale complessivo di circa 5,4 miliardi di dollari

Pfizer si sta concentrando sempre più nelle malattie infettive. Ne è una conferma l'acquisizione di ReViral, una biotech privata con sede in North Carolina

Pfizer ha accettato di acquistare la biotech americana Global Blood Therapeutics (GBT) per 68,50 dollari per azione in contanti, ovvero per un valore aziendale complessivo di circa 5,4 miliardi di dollari, hanno dichiarato le due società, confermando le recenti voci su un accordo.

Si tratta di un prezzo doppio rispetto a quello del 3 agosto, quando Bloomberg ha riferito che la società era interessata a un’acquisizione.

L’acquisto darà a Pfizer i diritti su Oxbryta (voxelotor), una terapia per l’anemia falciformedi, approvata negli Stati Uniti e in Europa, che lo scorso anno ha generato vendite per circa 195 milioni di dollari. Pfizer ha dichiarato che “intende accelerare” la distribuzione di Oxbryta nelle parti del mondo maggiormente colpite dalla malattia.

Nella malattia a cellule falciformi, la falcizzazione dei globuli rossi avviene quando l’emoglobina anomala rilascia ossigeno e, successivamente, si accumula per formare catene rigide che conferiscono alle cellule una forma diversa inducendo queste ultime a degradarsi più rapidamente. Oltre a bloccare potenzialmente i vasi sanguigni, ciò comporta un numero ridotto di globuli rossi e una minore capacità dell’emoglobina di trasportare l’ossigeno nell’organismo. Il principio attivo di Oxbryta agisce migliorando la capacità dell’emoglobina di trattenere l’ossigeno e impedendole di formare catene.
Questo aiuta i globuli rossi a mantenere una forma e una flessibilità normali, riducendone l’eccessiva degradazione e prolungandone la durata di vita.

“La profonda conoscenza del mercato e le capacità scientifiche e cliniche che abbiamo costruito nel corso di tre decenni nel campo dell’ematologia rara ci consentiranno di accelerare l’innovazione per la comunità della malattia falciforme e di portare questi trattamenti ai pazienti il più rapidamente possibile”, ha dichiarato Albert Bourla, CEO di Pfizer.

Oltre a Oxbryta, GBT sta sviluppando altri due prodotti per la SCD. A giugno, l’azienda ha ricevuto la designazione di farmaco orfano e di malattia rara pediatrica per i trattamenti sperimentali inclacumab e GBT021601. L’inclacumab è un nuovo inibitore della P-selectina, attualmente in fase III. L’azienda sta valutando il suo potenziale nel ridurre il verificarsi di crisi vaso-occlusive (VOC) e le riammissioni ospedaliere dovute a VOC nei pazienti con SCD. GBT601 è un inibitore della polimerizzazione dell’emoglobina falciforme di nuova generazione che viene valutato nella parte di Fase II di uno studio di Fase II/III.

Secondo Pfizer, GBT601 ha il potenziale per essere un agente migliore della categoria, in grado di migliorare sia l’emolisi che la frequenza delle crisi vaso-occlusive. In combinazione con Oxbryta, Pfizer ha dichiarato che le attività di GBT nel campo delle cellule falciformi hanno il potenziale di generare vendite globali per 3 miliardi di dollari.

L’approvazione di Oxbryta, nel 2019, è arrivata meno di due settimane dopo che l’agenzia aveva autorizzato un  farmaco di Novartis per la malattia. Prima di questi due farmaci e di un terzo, Endari, approvato nel 2017, il trattamento principale era l’idrossiurea, un farmaco antitumorale vecchio di decenni che era stato riproposto per l’uso nei pazienti affetti da falcemia. Il trapianto di midollo osseo può essere curativo nei bambini, ma la procedura ha gravi effetti collaterali e non è disponibile per le persone che non hanno un donatore adatto.

Le aziende biotecnologiche come Global Blood hanno cercato di sviluppare nuove opzioni e alcune, come Bluebird bio e CRISPR Therapeutics, stanno lavorando a trattamenti che sostituiscono o modificano i geni. Nel 2011, Pfizer ha stipulato un accordo di licenza con GlycoMimetics per un potenziale trattamento della falcemia che alla fine è fallito in uno studio di Fase 3 tre anni fa.

“Pfizer è stata chiara sul fatto che gran parte dei proventi del vaccino Covid-19 e dell0antivirale saranno investiti per accelerare la crescita della top-line, puntando ad aggiungere almeno 25 miliardi di dollari di ricavi corretti enro il 2030”, hanno scritto in una nota gli analisti di Bloomberg Intelligence John Murphy e Sam Fazeli. “Il consenso prevede vendite di GBT per la terapia della malattia falciforme pari a circa 1 miliardo di dollari nel 2026, che daranno impulso al business delle malattie rare di Pfizer. Si prevede l’annuncio di ulteriori accordi”.