Bpco: uricemia legata al deterioramento polmonare


Livelli elevati di uricemia (SUA) sono associati ad un deterioramento della funzione polmonare, soprattutto nei pazienti con Bpco

Livelli elevati di uricemia (SUA) sono associati ad un deterioramento della funzione polmonare, soprattutto nei pazienti con Bpco

Livelli elevati di uricemia (SUA) sono associati ad un deterioramento della funzione polmonare, soprattutto nei pazienti con Bpco. Questo il messaggio principale proveniente da uno studio recentemente pubblicato su International Journal of COPD. Lo studio ha anche rilevato l’assenza di un effetto statisticamente significativo dell’uricemia sulla funzione polmonare nelle persone non affette d Bpco, a rinforzare la specificità dell’associazione sopra indicata.

I presupposti e gli obiettivi dello studio
L’uricemia (SUA) rappresenta il prodotto di degradazione finale delle purine o dei composti contenenti purine ed è presente a concentrazioni elevate nei fluidi secreti dall’epitelio che tappezza le vie aeree respiratorie e a livello plasmatico.

SUA si connota per possedere sia proprietà anti-ossidanti che proprietà pro-ossidanti e pro-infiammatorie. Di qui la difficoltà di comprendere se questo fattore abbia un effetto benefico o nocivo sulla funzione polmonare.
Uno studio sperimentale ha dimostrato che livelli elevati di SUA potrebbero migliorare fenotipo enfisematoso e disfunzione polmonare, riducendo lo stress ossidativo nei topi con Bpco, mentre non ha riscontrato effetti significativi della SUA sulla funzione polmonare nei topi non malati.  Di qui l’idea che i livelli di SUA possano influenzare la funzione polmonare solo negli individui con tessuto polmonare alterato ma non con una struttura polmonare normale.

Fino ad ora, la ricerca sugli effetti dell’iperuricemia si era focalizzata sugli effetti differenziali di questo parametro sulla funzione polmonare, stratificati in base allo status di fumatore o al sesso di appartenenza, ma non sullo stato di malattia respiratoria.

Il lavoro appena pubblicato è il primo studio epidemiologico, a detta degli autori, ad essersi focalizzato sui diversi effetti della SUA sulla funzione polmonare in individui con o senza Bpco.

Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno misurato i livelli di uricemia e la funzione polmonare in 2.797 individui divisi in due gruppi in base al riscontro o meno di Bpco (1.387 e 1.410 individui, rispettivamente).
La diagnosi di Bpco era definita in base al riscontro di un rapporto FEV1/FVC <0,7.

I ricercatori hanno fatto ricorso a modelli di analisi multivariabile per stimare l’effetto dei livelli di SUA sulla percentuale predetta di FEV1, la percentuale predetta di FVC e sul rapporto FEV1/FVC, previa stratificazione in base alla presenza o meno di Bpco.

Passando ai risultati, dopo aggiustamento dei dati dell’analisi multivariabile, è emerso che a ciascun incremento unitario dei livelli di SUA (espresso in mg/dl) corrispondeva una riduzione della percentuale predetta di FEV1 (− 1,63%; IC95%= − 2,37, − 0,9), della percentuale predetta di FVC (− 0,89%; IC95%=− 1,55, − 0,24),  e del rapporto FEV1/FVC (− 0,70%, IC95%= − 1,1, − 0,30).

Nei pazienti con Bpco, a ciascun incremento unitario di SUA era associato, in modo statisticamente significativo, una riduzione della percentuale predetta di FEV1 (− 1,87%; IC95%= − 2,91, − 0,84), della percentuale predetta di FVC (− 1,35%; IC95%= − 2,35, − 0,34), e del rapporto FEV1/FVC (− 0,63%; IC95%= − 1,18, − 0,08).

Negli individui non affetti da Bpco, invece, non è stata rilevata la presenza di un’associazione significativa tra la funzione polmonare e i livelli di uricemia.

Riassumendo
Nel commentare I risultati, I ricercatori hanno ricordato come, fino ad ora, si sia data attenzione prioritaria ad alcuni fattori (inquinamento ambientale, fumo di sigaretta) come key driver del deterioramento della funzione polmonare nei pazienti con Bpco, suggerendo l’astensione al fumo e l’adozione di misure anti-inquinamento come misure da adottare per prevenirne gli effetti nocivi sulla funzione polmonare di questi pazienti.

I dati del nuovo studio, invece, suggeriscono di tenere conto anche dei livelli ematici di SUA come marcatore biologico per la Bpco e predittore indipendente di mortalità, in quanto l’uricemia è associata ad un rischio più elevato di riacutizzazioni di Bpco.

In conclusione, i risultati di questo studio sono molto interessanti e dovrebbero aprire la strada ad approfondimenti ulteriori degli effetti dell’uricemia sulla funzione polmonare nei pazienti con Bpco, ai fini di una ottimizzazione della gestione di questa malattia.

Bibliografia
Yang H et al. Association Between Serum Uric Acid and Lung Function in People with and without Chronic Obstructive Pulmonary Disease. Int J Chron Obstruct Pulmon Dis. 2022;17:1069-1080
Leggi