Nubifragio nelle Marche, Senigallia in ginocchio: morti e dispersi


Violenti nubifragi provocano un disastro nelle Marche, in particolare a Senigallia: almeno 7 morti e 3 dispersi tra cui un bambino che era in braccio alla mamma. Lei è salva

marche alluvione senigallia

È di almeno sette morti e tre dispersi il bilancio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche, dove in poche ore sono caduti oltre 400 millimetri d’acqua.

Diversi i corsi d’acqua che sono straripati come a Senigallia. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha seguito “dalla sala della Protezione Civile Regionale, insieme a tutte le altre Autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica e l’azione di soccorso di tutti gli operatori.

Sono momenti di estrema apprensione”, ha scritto nella notte Acquaroli su facebook.
Particolarmente colpito l’entroterra nel nord della Regione. A Cantiano, Serra Santabbondio e Sassoferrato, Arcevia, Serra de Conti, Barbara, Senigallia: dopo mesi di siccità la pioggia ci ricorda l’assenza di cura della nostra terra. Crollati ponti e attività distrutte. Vigili del fuoco e volontari della protezione civile sono alla ricerca delle segnalazioni di dispersi. Intere aree da ore senza corrente elettrica.

È emergenza nelle Marche. Al fianco della persone colpite dall’alluvione”, ha scritto Marco Bentivogli, candidato nel collegio Senato Marche nord. Bentivogli chiede di “sospendere la campagna elettorale Concentrare tutte le energie sull’emergenza”.

IL SINDACO DI BARBARA: ‘CHE DIO CI AIUTI’, SI CERCANO MADRE E FIGLIO

“Che Dio ci aiuti….”. Così il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini in un messaggio rivolto ai concittadini, scritto sui social nel pieno dell’alluvione che si è abbattuta sulla parte settentrionale delle Marche.

Il piccolo comune, riferisce la Dire (www.dire.it), registra una vittima e due dispersi, tra i quali un bambino. “La situazione, sia lato Castelleone che lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita… Tutte le forze disponibili sono all’opera, protezione civile, carabinieri e vigili del fuoco. Che Dio ci aiuti…”, l’appello di Pasqualini nella notte.