Dermatite atopica: acne associata a upadacitinib è gestibile


Nei pazienti affetti da dermatite atopica e trattati con upadacitinib si sono verificati numerosi casi di acne di lieve entità e facilmente gestibile come effetto collaterale

Dermatite atopica: miglioramento della malattia con minimi effetti collaterali dopo la terapia topica mirata contro lo Staphylococcus aureus

Nei pazienti affetti da dermatite atopica e trattati con upadacitinib si sono verificati numerosi casi di acne come effetto collaterale, principalmente di entità lieve/moderata e gestibili con terapie topiche o senza nessun intervento, secondo i risultati di un’analisi di tre studi di fase III pubblicata sul Journal of the American Academy of Dermatology (JAAD).

«Uno degli eventi avversi più comuni riportati negli studi di fase III con upadacitinib per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave è stato un’eruzione simil-acneica di eziologia sconosciuta. L’incidenza dell’acne durante il periodo di 16 settimane in doppio cieco controllato con placebo variava dal 7% al 13% con upadacitinib 15 mg e dal 14% al 17% con la dose da 30 mg, rispetto al 2% con il placebo» hanno affermato il primo autore dello studio Pedro Mendes-Bastos e colleghi del centro dermatologico presso l’Hospital CUF Descobertas a Lisbona, in Portogallo. «Da notare che negli studi con upadacitinib in altre indicazioni l’acne si è verificata a tassi inferiori: <2% nelle indicazioni reumatologiche (artrite reumatoide, artrite psoriasica e spondilite anchilosante) e ≤6% in un’indicazione gastroenterologica (colite ulcerosa)».

Nell’analisi integrata post-hoc di tre trial di fase III sul farmaco, randomizzati, controllati con placebo e in doppio cieco, i ricercatori hanno valutato l’incidenza e la gravità dell’acne. Due studi (Measure Up 1 e Measure Up 2) sono stati condotti con upadacitinib da solo, mentre il terzo (AD Up) prevedeva la combinazione di upadacitinib con corticosteroidi. I dati presi in considerazione dall’analisi provenivano dal periodo di 16 settimane controllato con placebo.

Diversi casi ma facilmente gestibili
In totale 2.583 pazienti con eczema da moderato a grave hanno ricevuto almeno 1 dose del farmaco in studio. L’età media era di 34,2 anni e il 13,3% dei partecipanti aveva meno di 18 anni.

Nel complesso ha manifestato l’acne il 9,8% dei pazienti trattati con 15 mg di upadacitinib e il 15,2% di quelli sottoposti alla dose da 30 mg, rispetto al 2,2% dei soggetti assegnati al placebo. L’acne si è verificata in genere dopo circa 6 settimane di trattamento ed è durata per circa 3 mesi. Tra tutti i casi osservati, soltanto uno è risultato grave mentre tutti gli altri erano di entità lieve o moderata. In due casi l’effetto collaterale ha comportato l’interruzione del trattamento.

La probabilità di sviluppare acne era maggiore tra i pazienti più giovani, le donne e i soggetti di razza bianca e, come nella popolazione generale, l’incidenza nei pazienti che assumevano upadacitinib diminuiva all’aumentare dell’età. Nel 40,5% dei casi sottoposti alla dose da 15 mg non è stato richiesto nessun intervento per trattare la condizione, così come nel 46,6% dei casi nel gruppo da 30 mg.

Nei soggetti in cui l’acne richiedeva un trattamento, si sono dimostrati efficaci gli antibiotici topici, il perossido di benzoile e/o i retinoidi. In ogni caso i ricercatori non hanno osservato alcun impatto dell’acne sulla qualità di vita e sui risultati riportati dai pazienti, così come sulla soddisfazione relativa al trattamento.

Meccanismi ancora da chiarire
La patogenesi alla base dell’acne associata a upadacitinib nei pazienti con dermatite atopica non è chiara, hanno fatto presente gli autori. L’acne è stata segnalata in studi condotti su altri JAK inibitori sistemici per il trattamento dell’eczema da moderato a grave. L’effetto collaterale si è verificato nell’1,3-2,9% e nel 5,8-6,6% dei pazienti che assumevano rispettivamente abrocitinib 100 mg una volta al giorno e 200 mg una volta al giorno (vs 0% nei pazienti trattati con placebo), suggerendo una relazione dose-risposta simile a quella osservata con upadacitinib.

Ha inoltre manifestato acne il 4% dei pazienti trattati con baricitinib 4 mg una volta al giorno. Una recente revisione sistematica e metanalisi ha riportato che il 13,2% dei pazienti con alopecia areata ha sviluppato l’acne durante l’assunzione di tofacitinib. Per quanto riguarda gli inibitori JAK topici, l’acne è stata segnalata nel 4,3% dei pazienti che usavano delgocitinib per la dermatite atopica e dal 10% al 18% dei pazienti sottoposti a ruxolitinib per la vitiligine.

«In sintesi, l’acne è uno degli eventi avversi più comuni osservati con il trattamento con upadacitinib negli adolescenti e negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave» hanno concluso gli autori. «Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire il meccanismo alla base dell’acne associata ai JAK inibitori».

Bibliografia

Mendes-Bastos P et al. Characterization of acne associated with upadacitinib treatment in patients with moderate-to-severe atopic dermatitis: a post hoc integrated analysis of three phase 3 randomized, double-blind, placebo-controlled trials. J Am Acad Dermatol. 2022 Jun 14;S0190-9622(22)00996-3.

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