Summit Globale per Giovani Leader a Manchester


Summit Globale per Giovani Leader a Manchester. Di Tullio: Combattere il cambiamento climatico attraverso lo sport con il progetto “Gotto”.

giovani leader manchester

La più grande organizzazione sportiva al mondo: la IOC Young Leaders a difesa degli oceani. Lo sport e gli sportivi in favore della scienza attraverso la Citizen Science, l’attività scientifica condotta da membri del pubblico con il contributo di scienziati.

Un genovese, Nicolò Di Tullio rappresenta l’Italia. Al Summit affronteranno le maggiori sfide del mondo, tra cui la salvaguardia degli oceani. Saranno presenti importanti leader mondiali tra cui Prince Harry, Duke of Sussex e Meghan, Duchess of Sussex, Ban Ki Moon, Tedros Adhanom Ghebreyesus, Sylvia A. Earle, Ibtihaj Muhammad, Mary Robinson MP. Ci sarà anche un mito: David Hasselhoff!

“Sono vissuto in un villaggio di pescatori proprio su una spiaggia rocciosa chiamata Capolungo”, dove ha imparato ad amare il mare. Così esordisce Niccolò nel suo discorso, davanti ad un attento pubblico.

“Sono euforico. L’opportunità di presentare il progetto GotTo, promosso dal programma IOC Young Leaders del Comitato Olimpico Internazionale durante un Summit così prestigioso come One Young World, è una possibilità unica.

Qui, sono presenti più di 2000 giovani leader da tutto il mondo proveniente da 196 nazioni. E’ tutto molto emozionante. Tanta voglia di fare. Competenza e senso di responsabilità in questi colleghi arrivati da tutto il mondo.” Eccitato, coinvolto e tanto, tanto emozionato Nicolò Di Tullio, al cospetto di una platea dove i massimi esperti dell’ecosistema del mondo marino erano lì, ad ascoltarlo. La sua relazione verteva sul progetto che vede la difesa e la prevenzione nelle acque marine. Al Summit affrontano le maggiori sfide del mondo, tra cui la salvaguardia degli oceani.

Lo sport e gli sportivi in favore della scienza attraverso la Citizen Science.

nicolò manchester

Combattere il cambiamento climatico attraverso lo sport con il progetto “Gotto”.

“Gli ecosistemi ci stanno parlando. Quello che ci serve è saperli comprendere. I traduttori della lingua della natura sono gli scienziati, che però sono pochi e talvolta faticano a monitorare tutto quello che accade là fuori.

Chi passa buona parte della propria vita nei luoghi più remoti nel mondo, per ore e ore all’aperto sono gli sportivi. I quali possono essere la soluzione, attraverso l’applicazione di strumenti e metodi di scienza partecipativa (o Cititizen Science). Lo sport al servizio della scienza e della comunità per meglio comprendere il nostro fantastico pianeta. Il progetto si chiama GotTo (ndr, il gotto un bicchiere dalla forma caratteristica, tipicamente si trova nelle osterie). Perché con GotTo agire per la natura è il progresso scientifico, come un adagio italiano ricorda. E’ facile come bere un bicchiere d’acqua. Il progetto è promosso dal programma del Comitato Olimpico Internazionale IOC Young Leaders.” Continua a raccontarsi Nicolò, fiero di esserci e dare il suo contributo.

“Il progetto è nella fase di lancio è proprio in questi giorni è stato annunciato durante il Summit Globale per Giovani Leader a Manchester (UK).” Nicolò ha presentato il progetto durante la sessione plenaria sugli oceani. La sessione è stata aperta dalla famosa professoressa Sylvia Earle. Una ricercatrice che ha ricevuto 15 titoli accademici ad honorem e ha prodotto più di 150 pubblicazioni scientifiche[3] oltre a numerosi libri di carattere divulgativo e per bambini

Finito il suo esordio tra centinaia di leader for defenders of the seas, Nicolò è pronto a seguire il suo sport favorito “ salva vita”. Una disciplina competitiva che salva le vite umane. Ma è anche campione di oceanman.

E, soprattutto, insegna quanto è importante difendere la vita marina dalle sostanze chimiche. Disposto a confrontarsi con l’alfabetizzazione oceanica. La quale, serve a monitorare lo stato di salute dei mari. E’ importante la sua proposta per catturare le plastiche che stanno avvelenando il patrimonio sottomarino. E’ rilevante, anche, secondo Niccolò, una stazione meteorologica portatile per misurare l’umidità dell’acqua e dell’aria. Le sue proposte, il suo orgoglio, gli applausi scroscianti gli danno la carica per continuare il percorso a difesa dell’ecosistema. La strada è quella giusta.