Europa Verde vuole trasporti gratis agli under 30


Europa Verde lancia la proposta di trasporti gratis agli under 30 per disincentivare l’utilizzo dell’auto. Bonelli-Evi: “È allarme inquinamento”

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Per fronteggiare i problemi ambientali e di salute legati al crescente smog, soprattutto nelle grandi città, i Verdi lanciano un’idea: favorire una mobilità urbana piu’ sostenibile rendendo gratis i mezzi di trasporto per i giovani così da disincentivare gli spostamenti in auto.
I co-portavoce nazionali di Europa Verde, Eleonora Evi e Angelo Bonelli, leader dell’Alleanza Verdi e Sinistra nelle cui liste sono candidati alle prossime elezioni politiche, spiegano: “Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), ogni anno, in Italia, lo smog causa 56 mila morti. Lavorare sul settore dei trasporti, responsabile di circa un quarto delle emissioni di gas serra dell’UE, è pertanto cruciale per migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone”.

LA PROPOSTA PER I GIOVANI E L’AMBIENTE

“Cosa intendiamo? – continuano Bonelli ed Evi – Respirare meglio e passare meno tempo imbottigliati nel traffico, soprattutto nelle grandi aree metropolitane. A questo scopo, riteniamo fondamentale che i trasporti pubblici locali e i treni regionali siano resi gratuiti per gli Under 30, così da promuovere nuovi modelli di mobilità fra le giovani generazioni. Il passaggio previsto all’elettrificazione dei mezzi di trasporto privato, – proseguono i due ambientalisti – contribuirà solo in parte a ridurre le emissioni. È necessario, però, passare a modalità di spostamento più sostenibili, mettendo in pratica politiche di ampio respiro che guardino prioritariamente al trasporto pubblico e alla pianificazione urbanistica, affinché sia garantita la vicinanza tra servizi, attività commerciali e aree residenziali, oltre all’implementazione di infrastrutture ciclabili e di trasporto pubblico e a favorire il ricorso allo smart working per i lavoratori la cui presenza è superflua”.

AMPLIARE I PERCORSI CICLABILI E PEDONALI

Evi e Bonelli, spiega la Dire (www.dire.it), aggiungono: “Quello che abbiamo visto in questi anni, a partire dall’utilizzo delle risorse del PNRR, non ci è piaciuto, abbiamo perso tempo prezioso di cui proprio ora, col rialzo dei prezzi dei carburanti, stiamo pagando gli effetti nefasti. Bisogna affrontare le carenze organizzative, di infrastrutture e dotazione di mezzi – propongono infine – per una più elevata qualità del servizio erogato; bisogna ampliare e mettere in sicurezza percorsi ciclabili e pedonali, digitalizzare i servizi di mobilità e offrire al più presto tariffe agevolate e incentivi all’utilizzo delle alternative all’auto privata“.