Il percorso virtuoso della vitivinicoltura italiana con il Programma VIVA


Il Programma VIVA ha continuato ad accompagnare le aziende del vino nel loro percorso di sostenibilità e queste hanno risposto numerose: più di 40 adesioni

Le imprese agricole italiane sono a un livello alto di sostenibilità, ma quelle vitivinicole sono a un livello ancora più alto

Più di 40 nuovi Accordi volontari per aderire al Programma VIVA sono stati siglati dall’inizio dell’anno dalla Direzione Generale per l’Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica con le aziende del mondo del vino. Il Programma VIVA, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, già Ministero dell’Ambiente, a partire dal 2011 rappresenta l’unico standard pubblico nazionale per la misura e il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità nel settore vitivinicolo che da sempre punta sull’importanza della trasparenza e della misura della sostenibilità per dare concretezza e robustezza alle affermazioni che si fanno in quest’ambito. VIVA misura le prestazioni di sostenibilità di aziende e prodotti attraverso il calcolo di quattro indicatori, selezionati come maggiormente rappresentativi della produzione del vino, ovvero ARIA (impronta di carbonio, conforme alle ISO 14067:2018 di Prodotto e 14064:2018 di Organizzazione), ACQUA (impronta idrica, conforme alla ISO 14046:2014), VIGNETO (impatto su suolo e riserve idriche della gestione agronomica dei vigneti) e TERRITORIO (analisi del legame tra il vino e il suo territorio). Per l’analisi di ciascun indicatore sono stati sviluppati disciplinari tecnici e software di calcolo per garantire la standardizzazione del processo e il confronto degli impatti nel tempo. Inoltre, la misura degli indicatori di sostenibilità rappresenta il dato concreto di partenza su cui basare la propria azione di miglioramento continuo, individuando le misure che riducono gli effetti negativi della produzione vitivinicola sull’ecosistema e impegnandosi ad attuarle.

Il Programma VIVA coinvolge sul territorio nazionale migliaia di stakeholder tra aziende, consulenti, enti di verifica, operatori del settore vitivinicolo, accademici, sommelier, studenti. Attraverso i corsi di formazione VIVA “per operatori in sostenibilità” sono incrementate le professionalità che rientrano nei green job. Un importante gioco di squadra fondamentale per poter fronteggiare le sfide che ci aspettano e guardare con uno sguardo più sereno al futuro. Per aderire al Programma l’azienda interessata dovrà richiedere al Ministero della Transizione Ecologica la firma di un Accordo Volontario che descrive il percorso di sostenibilità che sarà intrapreso dall’azienda. Per conoscere nello specifico le modalità di adesione, si consiglia di consultare il sito www.viticolturasostenibile.org