La realtà virtuale può ridurre il dolore lombare cronico


Un programma terapeutico di realtà virtuale, autorizzato dalla Fda, ha dimostrato di ridurre l’intensità del dolore lombare cronico fino a sei mesi dopo il suo uso

L'iniezione di plasma ricco di piastrine unito alla proloterapia è un intervento efficace per la lombalgia cronica aspecifica

Un programma terapeutico di realtà virtuale, autorizzato lo scorso anno dalla Fda, ha dimostrato di ridurre l’intensità del dolore lombare cronico fino a sei mesi dopo il suo utilizzo rispetto a un programma fittizio, come emerso dai risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research (JMIR).

La realtà virtuale (VR) immersiva è un analgesico basato sull’evidenza per la gestione della lombalgia acuta, della lombalgia procedurale e del dolore cronico lombare. Molti trattamenti VR per quest’ultimo comportano esercizi di riabilitazione e richiedono la guida del terapeuta, tuttavia una recente ricerca sul dolore cronico ha studiato programmi di realtà virtuale completamente autosomministrati che non richiedono il contatto con il medico o esercizi di movimento guidato, hanno premesso gli autori.

In precedenza avevano riportato l’efficacia del programma VR terapeutico (EaseVRx) domiciliare per 8 settimane in uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo. I risultati immediati dopo il trattamento avevano mostrato la superiorità della realtà virtuale terapeutica rispetto a quella fittizia nel ridurre l’intensità del dolore lombare, l’interferenza correlata al dolore con le attività, umore e stress, funzionalità fisica e disturbi del sonno. Tre mesi dopo il trattamento, la VR terapeutica ha mantenuto la superiorità nel ridurre l’intensità del dolore e l’interferenza correlata al dolore con l’attività, lo stress e il sonno.

Il nuovo studio di follow-up a 6 mesi, sponsorizzato dalla compagnia AppliedVR specializzata in trattamenti basati sulla realtà virtuale, ha valutato l’efficacia a lungo termine del sistema RelieVRx nella gestione domiciliare del dolore in soggetti con lombalgia cronica.

Realtà virtuale terapeutica (EaseVRx)
EaseVRx è un programma proprietario di autogestione del dolore, immersivo e multimodale. Incorpora abilità di autoregolazione basate sull’evidenza utilizzate nella terapia cognitivo comportamentale per il dolore cronico (respirazione diaframmatica, elementi di biofeedback, cognizione e regolazione delle emozioni), principi di consapevolezza e educazione al dolore in un viaggio terapeutico multimodale. Il contenuto di EaseVRx è indipendente dal tipo di dolore, dalla condizione o dalla malattia.

Il programma standardizzato di 56 giorni offre il contenuto VR attraverso una sequenza prescritta di esperienze immersive quotidiane raggruppate in 8 temi settimanali rilevanti per vivere meglio con il dolore cronico. Le categorie di contenuti includono educazione al dolore, rilassamento e interocezione, fuga dalla consapevolezza, giochi per distrarsi dal dolore e respirazione dinamica.

L’espirazione dell’utente viene catturata da un microfono incorporato, che fornisce terapie interattive abilitate ai biodati attraverso la sincronia con display visivi 3D e feedback uditivo. Le sessioni VR variano da 2 a 16 minuti (in media 6 minuti). Il contenuto del modulo è stato progettato per ridurre al minimo il disagio emotivo e la cybersickness, ossia la cinetosi, spesso chiamata “malattia della realtà virtuale.

Significativa riduzione a lungo termine del dolore lombare
I ricercatori hanno inviato sondaggi a 188 partecipanti prima del trattamento, dopo il trattamento e successivamente dopo uno, due, tre e sei mesi, scoprendo che la variazione percentuale media dell’intensità del dolore sei mesi dopo il trattamento era -31,3% nel gruppo VR, rispetto a -15,9% nel gruppo sham (con trattamento fittizio).

Più della metà del gruppo VR ha raggiunto la soglia per la significatività clinica moderata rispetto solo al 25% del gruppo fittizio. Inoltre il 38% della coorte RelieVRx ha raggiunto una significatività clinica, rispetto al 13,2% del gruppo fittizio.

Lo studio ha anche messo in evidenza che l’intervento basato sulla realtà virtuale ha migliorato l’interferenza correlata al dolore con le attività, lo stress e il sonno (P<0,003). Anche se le differenze tra i due gruppi relative a funzionalità fisica e disturbi del sonno erano statisticamente significative (rispettivamente P=0,02 e P<0,001), non lo erano dal punto di vista clinico.

I partecipanti sono stati incoraggiati a contattare il personale dello studio per qualsiasi problema riscontrato durante il trattamento, ma non ci sono state segnalazioni di eventi avversi di alcun tipo, inclusi nausea e cinetosi.

«I risultati combinati supportano l’efficacia analgesica per 6 mesi di un programma domiciliare di realtà virtuale completamente automatizzato di 8 settimane in pazienti con dolore lombare cronico» hanno scritto gli autori. «Recenti metanalisi sulla realtà virtuale hanno rilevato la mancanza di studi di efficacia di alta qualità per il dolore cronico, ad eccezione di quelli che coinvolgono programmi di riabilitazione fisica. Per quanto ne sappiamo la nostra è la prima ricerca che coinvolge la gestione del dolore domiciliare senza riabilitazione fisica per valutare l’efficacia della realtà virtuale».

Coinvolgimento non legato allo stato socioeconomico
I ricercatori hanno fatto presente alcune limitazioni dello studio, inclusi bassi livelli di sintomi depressivi tra i partecipanti, la specificità per il dolore lombare e la dipendenza da dati riportati dai pazienti e non misurati dai sanitari. Inoltre, nonostante lo studio fosse in doppio cieco, la maggior parte dei soggetti ha capito a quale gruppo apparteneva. Dato che il campione era composto prevalentemente da donne di razza bianca con un istruzione universitaria, i risultati potrebbero non essere applicabili a persone con origini differenti.

Gli autori hanno valutato se lo stato socioeconomico (SES) avesse influenzato il coinvolgimento dei partecipanti. «Anche se la nostra analisi dell’impatto del SES sul coinvolgimento degli utenti sia preliminare e possa essere soggetta a bias di selezione, abbiamo riscontrato un coinvolgimento equivalente tra individui con diversi livelli di SES» hanno osservato. «Questi dati potenzialmente confutano la percezione che un trattamento digitale ad alta tecnologia, come la realtà virtuale, potrebbe non essere fattibile negli individui con un basso stato socioeconomico e suggeriscono che le terapie digitali come EaseVRx rappresentano un’opportunità per raggiungere i pazienti con dolore lombare cronico in aree storicamente poco servite».

Bibliografia

Garcia L et al. Durability of the Treatment Effects of an 8-Week Self-administered Home-Based Virtual Reality Program for Chronic Low Back Pain: 6-Month Follow-up Study of a Randomized Clinical Trial. J Med Internet Res. 2022 May 25;24(5):e37480. 

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