Gli influencer guadagnano sempre di più: fino a 80mila euro per un post


Aumentano i compensi degli influencer italiani: fino a 80mila euro per un post. Balzo imponente dei profitti per chi lavora su YouTube, TikTok e Instagram

Il Covid-19 ha penalizzato anche gli influencer

Compensi sempre più alti per il lavoro degli influencer, anche in Italia. DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, ha aggiornato il ‘listino’ dedicato al mercato italiano dell’influencer marketing che, in un quadro complessivo di crescita del mercato del 20% con i settori Fashion & Beauty, Travel e Food che fanno da traino, mostra un balzo imponente dei profitti per chi lavora su YouTube (+60%), TikTok (+22%) e Instagram (+33%) e un crollo vertiginoso delle quotazioni per Facebook (-35%).

L’aumento dei compensi degli influencer riguarda tutte le tipologie di professionista (dai nano ai micro, dai mid-ter ai macro, fino ai mega influencer e alle celebrity). Secondo la tabella, con 10-50 mila followers si arriva ad essere pagati fino a 150 euro a post, mentre con oltre 1 milione di followers dai 30 agli 80mila. Per le celebrity, se nel 2021 si arrivava a pagare fino a 60mila euro per un post, nel 2022 un video su YouTube segna un nuovo record: può valere fino a 80mila euro.

“Il mercato è sensibilmente in crescita- ha fatto notare il CEO di DeRev, Roberto Esposito- e il nostro listino fotografa un’economia in piena regola capace di rispondere agli stimoli esterni. Basta guardare il dato di Facebook per capire quanto sia matura l’industria degli influencer: i compensi calano perché sono in flessione le performance stesse della piattaforma. Tuttavia, nonostante un proficuo indotto, in Italia confondiamo ancora l’influencer con il vip che lucra sulla propria notorietà senza fare attivamente nulla. Al contrario, i content creator non sono predicatori mandati a irretire il popolo, ma ideatori e autori di contenuti originali che generano valore per il proprio pubblico e, soltanto di conseguenza, per le aziende e i brand che scelgono di affidargli i propri messaggi”.