Emergenza siccità: i trucchi per irrigare il giardino senza sprecare acqua


Con l’avanzare dei cambiamenti climatici l’uso razionale e consapevole delle risorse idriche, in casa come in giardino, non è più solo un mero virtuosismo ma una vera è propria necessità.

irrigare giardino

Durante il periodo estivo, l’afa e il caldo mettono a dura prova qualsiasi cosa si trovi sotto la furia ardente del sole. A farne le spese non siamo solo noi o i nostri amici animali, ma anche piante, fiori e prati di cui ci prendiamo tanta cura nel corso dell’anno.

La soluzione per mantenerli verdi e rigogliosi è sì irrigare con maggiore frequenza, ma adottando al tempo stesso misure e strategie per far fronte alla sempre più incalzante carenza idrica che sta colpendo il nostro Paese.

Fortunatamente, i trucchi per risparmiare acqua in giardino senza far soffrire le piante sono molteplici e possono essere attuati senza troppe rinunce. Ecco i nostri consigli per fare in modo che ogni goccia conti.

1. Raccogliere l’acqua piovana

Sebbene cercare di far fronte alla siccità con il solo recupero dell’acqua piovana sia una mera utopia, rappresenta comunque un ottimo punto di partenza per risparmiare sui consumi idrici e ottenere, al contempo, una cospicua riduzione degli importi delle bollette.

Per irrigare il giardino con l’acqua che scende giù dal cielo basta predisporre, come già fanno in molti Paesi del Centro Europa, delle cisterne di raccolta all’esterno e munirsi di una pompa per prelevarla al bisogno.

Questi semplici impianti di accumulo si possono installare anche in autonomia e permettono di recuperare una buona quantità dell’acqua piovana che altrimenti verrebbe assorbita dal terreno, diventando irrecuperabile in un secondo momento.

2. Trattenere l’acqua nel terreno

Un’altra strategia per ridurre le irrigazioni al minimo è rallentare l’evaporazione dell’acqua dal terreno ricoprendo il suolo attorno alle colture con uno strato alto 2-3 cm di pacciamatura, realizzato con materiali biodegradabili di diversa natura come paglia, residui vegetali, cortecce e rami.

Questa tecnica colturale, oltre a mantenere il substrato umido più a lungo, lo protegge dalla luce solare diretta isolando le radici delle piante dalle alte temperature e impedendo, al contempo, lo sviluppo delle erbacce che, oltre a essere infestanti, sottraggono acqua e nutrienti alle colture.

3. Preferire sistemi di irrigazione “antispreco”

Tenendo a mente che le piante temono più gli eccessi che le carenze idriche, un altro sistema per fare un uso parsimonioso e attento dell’acqua in giardino è installare un impianto di irrigazione localizzato o a goccia che ottimizzi l’apporto idrico, localizzandolo alla base delle radici.

In questo modo si riducono, non solo la fatica e il lavoro quotidiano legato alla manutenzione del verde, ma anche gli sprechi di acqua che solitamente, con altri sistemi irrigui, viene indirizzata anche a zone che non occorre irrigare.

4. Irrighiamo nel momento giusto e solo quando serve

Dal momento che nei vegetali l’acqua costituisce l’85% del loro peso totale e ne hanno bisogno soprattutto per effettuare la fotosintesi, è fondamentale che il substrato resti sempre umido durante il giorno.

Tuttavia innaffiare nelle ore più calde e assolate della giornata non è mai la soluzione migliore perché, oltre ad accelerare l’evaporazione dell’acqua nel terreno per via delle alte temperature, provoca alle piante uno shock termico dovuto al contatto con l’acqua fredda.

Quindi, per avere un orto o un giardino sano e rigoglioso dobbiamo irrigare al momento giusto, ossia la sera o al mattino presto, preferendo – laddove possibile – la fascia oraria mattutina tra le 6:00 e le 9:00 per evitare che l’eccessiva umidità notturna favorisca lo sviluppo di marciumi radicali e malattie fungine.

In questo modo diamo la possibilità a piante e fiori di assorbire tutta l’acqua di cui necessitano e di accumularne a sufficienza per sopravvivere tranquillamente nell’arco della giornata.

5. Coltivare piante autoctone resistenti alla siccità

Quando si tratta di prati e giardini in allestimento, giocare d’astuzia può fare la differenza sia in termini di lavoro sia sul fronte dei consumi idrici.

Pertanto, quando si scelgono le piante da coltivare nel proprio spazio verde, è opportuno preferire specie autoctone capaci di adattarsi alle condizioni pedoclimatiche della zona, soprattutto se caratterizzata da un clima estivo particolarmente secco e arido.

6. Creare un effetto oasi

Un ultimo trucco per risparmiare acqua è riunire le piante che hanno bisogno di un apporto idrico più frequente in un unico punto del giardino, possibilmente lontano dall’esposizione solare, per creare una sorta di “effetto oasi” capace di ridurre il loro fabbisogno irriguo.

Infine, nelle aree più aride e soleggiate possiamo creare una sorta di barriera naturale con siepi e alberi da modellare con l’aiuto di una motosega per ottenere delle zone d’ombra che forniscano riparo alle colture che richiedono poca luce e molta acqua.