In arrivo il primo sistema di riabilitazione digitale


Entro il prossimo anno potrebbe essere disponibile il primo sistema di riabilitazione digitale che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale

Entro il prossimo anno potrebbe essere disponibile il primo sistema di riabilitazione digitale che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale

Entro il prossimo anno potrebbe essere disponibile il primo sistema di riabilitazione digitale che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale e la sofisticazione consentita oggi dalle innovazioni nell’hardware per offrire nuove modalità di partecipazione a percorsi riabilitativi o abilitativi. Si tratta di un sistema – per ora ancora indicato dal codice DR1 (Nurion Next Generation) – che coniuga una rigorosa valenza scientifica della struttura sottostante al sistema con un ambiente virtuale di gaming affinché il paziente possa partecipare a sessioni di gioco strutturato e pensato dal team di esperti riabilitatori ed eseguire gesti e atti motori abilitanti e riabilitanti, in un ambiente virtuale coinvolgente.

Questa digital therapeutics è stata realizzata da DigitalRehab srl, una startup innovativa che intende contribuire alla trasformazione digitale della riabilitazione del paziente con compromissione delle funzioni motorie e / o cognitive attraverso la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di sistemi di Digital Rehabilitation basati su prove di efficacia, guidati dai dati e personalizzati sul singolo paziente. DigitalRehab si è costituita a Milano a maggio 2021 per iniziativa di un gruppo di medici, fisioterapisti, ricercatori, imprenditori che condividevano una stessa visione sulla evoluzione della medicina digitale. La società ha recuperato parte delle esperienze e competenze che hanno guidato lo sviluppo della prima versione del sistema chiamata Niurion.

Il nuovo sistema DR1 prevede che il paziente indossi indumenti particolari (una maglia e/o pantaloni aderenti) provvisti di sensori che permettono di misurare la posizione dell’arto e del corpo nello spazio e i movimenti compiuti. Si tratta di sensori inerziali che, grazie a giroscopi e accelerometri, consentono di rilevare diversi parametri dei movimenti eseguiti.

Il paziente, dopo avere indossato gli indumenti con i sensori, si posiziona davanti a uno schermo del pc o di una smart-TV (collegata a internet) e accede a un programma che, sotto la guida di un fisioterapista virtuale (chiamato Physio) lo fa entrare in alcuni serious games per l’esecuzione di specifici esercizi.

L’utente rivede nello schermo un “altro sé”, un avatar di sé stesso che può muovere in un ambiente virtuale avvincente e coinvolgente. A rendere unico ed esclusivo tale device nel suo genere è il sistema di intelligenza artificiale, che consente grazie al connubio hardware e software di leggere le abilità del paziente e generare dei task in base alle capacità motorie di ogni paziente: ciascun paziente avrà così una proposta riabilitativa personalizzata. I task da raggiungere variano nei diversi esercizi proposti secondo un percorso che ha l’obiettivo di tenere vivo il coinvolgimento del paziente senza farlo scoraggiare. La figura del fisioterapista virtuale segue passo per passo il paziente come se fosse presente nella stanza, guidandolo nell’esecuzione degli esercizi, aiutandolo a correggere la condotta motoria del gesto, incentivandolo, fino a eventualmente sospendere la sessione per un tempo congruo qualora vengano registrate condotte motorie non idonee o strutturalmente pericolose. Il paziente può quindi riprendere l’esercizio o cambiare gioco. Come per i videogiochi, il paziente può passare a un livello successivo solo dopo avere maturato una adeguata abilità in termini di range of motion e fluidità nell’esecuzione dei movimenti.

Questo sofisticato sistema è stato pensato per raggiungere tre obiettivi fondamentali:

  • proporre un’attività riabilitativa accattivante e innovativa
  • creare compliance
  • raccogliere dati grazie ai quali valutare in modo preciso e oggettivo gli outcome clinici e l’efficacia della proposta riabilitativa e rispondere a quesiti di ordine epidemiologico per contribuire a definire percorsi riabilitativi ottimali nelle diverse condizioni patologiche per le varie tipologie di pazienti.

DigitalRehab è ora impegnata a dimostrare il valore terapeutico di questa soluzione digitale per la riabilitazione, secondo quanto richiesto dalla sanità pubblica e privata, attraverso modalità di sviluppo clinico condivise con esperti di società scientifiche, accademia e pazienti che vorrebbero essere un riferimento per questo tipo di sistemi. A tale scopo è stato pianificato uno studio clinico per una valutazione e documentazione degli outcome ottenuti mediante l’innovativo sistema.

Accanto al programma di ricerca e sviluppo del nuovo dispositivo medico di riabilitazione digitale, DigitalRehab è impegnata con i propri esperti nella discussione e nella informazione scientifica della cittadinanza e dei pazienti, nella formazione degli operatori sanitari e nella collaborazione con le società scientifiche e le istituzioni per creare nuovi percorsi necessari a consentire ai pazienti il più ampio accesso possibile a questa nuova modalità riabilitativa.