Burioni e il body shaming: Codacons chiede radiazione dall’Albo


Il Codacons chiede la radiazione dall’albo per il virologo Roberto Burioni, coinvolto in un grave episodio di body shaming ai danni di una ragazza

Covid-19, il virologo Roberto Burioni: “Non si dovrebbe votare nelle scuole, è imbarazzante. Individuare luoghi alternativi”

Il Codacons presenterà domani un nuovo esposto contro Roberto Burioni chiedendo all’Ordine dei Medici di Pesaro-Urbino la radiazione dall’albo per il virologo. Al centro dell’ennesimo scandalo che vede coinvolto il medico, un grave episodio di body shaming ai danni di una ragazza.

“Ancora una volta Burioni non perde occasione per tacere e fare un uso sconsiderato e violento dei social network – spiega il Codacons -. Un atteggiamento che non può più essere tollerato e che va contro qualsiasi principio etico e morale alla base dell’attività di un medico che, tra l’altro, è ospite fisso in Rai (Che tempo che fa) e quindi – si presume – pagato dai cittadini che finanziano la rete attraverso il canone.

“Basti pensare alle recenti sparate fuori luogo di Burioni, quando definì ratti i cittadini non vaccinati, o quando assieme a Selvaggia Lucarelli diede vita ad una sorta di squadrismo fascista attraccando sui social la cantante Mietta “colpevole” di non essersi sottoposta al vaccino anti-Covid a causa di motivi di salute che ne impedivano la vaccinazione” prosegue l’associazione.

“Dopo la nuova grave uscita di Burioni siamo convinti che al medico vada vietato l’uso di tutti i social network, in considerazione dell’utilizzo violento, diseducativo ed errato che lo stesso fa di tali mezzi di comunicazione, e che il virologo debba essere radiato dall’albo con effetto immediato anche per il danno di immagine prodotto alla categoria”.

LE POLEMICHE CON LA LEGA

Alta tensione sui social network tra Roberto Burioni e la Lega. A scatenare la polemica un tweet del deputato del Carroccio Alex Bazzaro, che si era espresso contro la quarta dose del vaccino anti-Covid scrivendo “correrò il rischio concreto di non farla”. La risposta del noto virologo è stata la seguente: “Non posso credere che un irresponsabile disinformatore orgoglioso della sua purissima ignoranza come lei sia nello stesso partito di persone per bene come (per citarne due, ma sono di più), Zaia e Fedriga”.

IL TWEET E LE ACCUSE DI BODY SHAMING

A quel punto, nella discussione già ‘calda’ si è inserita un’utente, Alessia, scrivendo a Burioni: “Sono orgogliosa che nella Lega ci siano persone come Alex Bazzaro”. A questo tweet, il virologo ha replicato con un ingrandimento della foto del profilo di Alessia e la didascalia “Capisco”.

Sul medico sono iniziate a piovere accuse di body shaming, con gli esponenti leghisti in prima fila a rinfocolare la polemica e mandare l’hashtag ‘Burioni’ in trending topic. Sul tema è intervenuto anche Matteo Salvini, definendo il virologo “un uomo piccolo piccolo”.

BURIONI CANCELLA IL TWEET E SI SCUSA

Resosi conto del passo falso, Burioni ha rimosso il tweet incriminato e ha chiesto scusa. E Salvini ha esultato: “Dietrofront grazie a migliaia di reazioni indignate, quindi grazie a voi! Meglio tardi che mai”.