Tommaso Zorzi attacca Andrea Pucci: “Battute omofobe, altro che satira”


Su Instagram Tommaso Zorzi risponde ad Andrea Pucci: “Battute omofobe, non è satira”. Nel mirino le parole pronunciate dal comico nel corso di un suo show

tommaso zorzi andrea pucci

“Perché ti fa ridere la dicotomia ‘gay uguale tutti lo prendiamo nel di dietro’ si può dire? A tre giorni dal Pride di Milano? Non lo so Pucci, secondo me mi devi delle scuse“. Risponde così Tommaso Zorzi alle battute di Andrea Pucci espresse nel corso del suo show a Milano. “Puoi chiamarla come ti pare, ma quella è omofobia“, rimarca il conduttore nelle sue storie Instagram.

TOMMASO ZORZI RISPONDE AD ANDREA PUCCI

Sul palco della tappa milanese dello spettacolo ‘Andrea Pucci – Il meglio di’, il comico ha tirato in ballo Tommaso Zorzi nel corso di un suo monologo sul Covid. “Abbiamo passato tutto lo scorso anno a farci tamponi, ti infilavano il tampone in una narice, se erano stro*zi anche nell’altra, se erano ancora più stro*zi in gola. Se invece ti chiamavi Zorzi, nel cu*o“. Non è tardata la risposta di Tommaso, che dopo aver saputo della battuta ha espresso il suo parere in una storia su Instagram.

Tu che cosa ne sai? Tu che cosa ne sai di dove lo prendo io? Sta roba che siamo omosessuali, tutti lo prendiamo… siamo nel 2022, sono passati 40 anni da quando poteva far ridere una cosa del genere. Immaginate se io salgo su un palco e dico: ‘Oh ragazzi, ho rotto l’aspirapolvere. Non so se comprarne uno nuovo o usare la moglie di Pucci con quello che succhia’. Tu mi diresti, giustamente, sei pazzo, come ti permetti”.

“Penso che la comicità stand up debba avere meno regole rispetto a quello che si può dire o non può dire, perché deve andare a trattare dei temi scomodi per far ridere”. Per Zorzi esiste una differenza tra satira e bullismo. “Se fai satira vai a toccare i potenti. E se vuoi andare su certi elementi devi farlo in maniera che tu ti prenda per il cu*o per primo da solo. Sennò diventa solo bullismo. Credo che quello che ha fatto Pucci sia esattamente questo. Uno può chiamarla come vuole ma è omofobia“.