Potenzialità e limiti dei Farmaci a RNA spiegati in un libro


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Il rapido sviluppo dei vaccini a mRNA per il Covid-19, disponibili da gennaio 2021, ha reso evidente a tutti la potenzialità enorme di queste nuove tecnologie a disposizione, i farmaci a RNA. Le molecole usate alla base di questi farmaci appartengono a varie classi di RNA che funzionano in maniera differente nel combattere la malattia. Tutti questi farmaci hanno, però, una lunga storia in comune  che ha reso possibile usare le conoscenze sulle funzioni delle tante classi di RNA per creare strumenti precisi ed efficaci per combattere malattie o per prevenire infezioni. Lo sviluppo di di questi nuovi farmaci, dal loro disegno molecolare ai metodi necessari alla produzione industriale rappresentano uno dei maggiori successi scientifici degli ultimi anni, e rendono possibile lo sviluppo di terapie e vaccini fino a pochi anni fa impensabili.

La storia di questa nuova classe di terapeutici, le loro potenzialità ed i loro limiti sono l’oggetto del libro che Vittorio de Franciscis dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb) del Cnr  i Milano, ha scritto assieme a Paloma H Giangrande Vice President of Platform Discovery Sciences, Biology, Wave Life Sciences, Cambridge, (MA),e al Prof John J. Rossi  del Biology, Beckman Research Institute of the City of Hope, Monrovia (CA).

La prima edizione del libro che si intitola “RNA Therapeutics The Evolving Landscape of RNA Therapeutics” è appena stato pubblicato da Elsevier Sci. Pub ed è ora disponibile. Il libro, che si sviluppa in tredici capitoli, è organizzato in cinque sezioni e fornisce una panoramica completa delle modalità e delle potenzialità dei terapeutici basati su RNA, from bench to bedside. Ad esso hanno contribuito molti dei leader mondiali nel campo che hanno reso possibile lo sviluppo di queste nuove tecnologie consentendo oggi l’applicazione clinica delle terapie basate sull’RNA. L’uscita di questo libro, con il contributo del Cnr, appare particolarmente opportuna in questo anno 2022 in cui per la prima volta lo sviluppo di terapeutici ad RNA entra fra le linee strategiche della ricerca in Italia come parte di un Centro Nazionale del PNRR.

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