Per la manutenzione dei fiumi toscani utilizzati 121 milioni


Sicurezza idraulica: 121 milioni di euro per i corsi d’acqua toscani con gli interventi di manutenzione dei Consorzi di bonifica

manutenzione

Quasi 121 milioni di euro in un anno per tenere in sicurezza e in salute oltre 36 mila chilometri di corsi d’acqua su cui, ogni giorno, i Consorzi di bonifica effettuano sfalci, tagli di alberature oltre a prendersi cura dell’ambiente e a tener in condizioni ottimali opere idrauliche e di bonifica. È la manutenzione, un’attività che resta pressoché invisibile, me che rimane fondamentale per la sicurezza del territorio.

Per mettere in luce tanti interventi sui grandi fiumi ma anche sui piccoli canali della Toscana, si è tenuta nei giorni scorsi la seconda “Giornata delle manutenzioni”. Istituita nel 2021 da Regione Toscana e Anbi Toscana, che riunisce i sei Consorzi di Bonifica regionali, è dedicata a tracciare il bilancio degli investimenti e dei relativi risultati delle attività di bonifica in Toscana. Un territorio vasto che copre città densamente popolate, zone montuose e aree umide dove la manutenzione spesso si sposa anche con progetti dedicati alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia dell’ecosistema.

La manutenzione effettuata dai Consorzi di Bonifica è finanziata in due modi: grazie al tributo di bonifica e grazie a finanziamenti esterni. Tra i finanziatori esterni, la Regione Toscana investe in particolare in interventi di manutenzione ordinaria sulle opere di seconda categoria, ovvero lungo i fiumi arginati di grande interesse all’interno di una provincia. Per il 2022, per questi interventi sono stati stanziati oltre 6 milioni e 500 mila euro.

Con fondi propri derivanti dal tributo di bonifica 2021 i Consorzi hanno potuto finanziare manutenzioni sul reticolo a loro affidato in tutta la Toscana per quasi 92 milioni di euro. Si tratta di lavori di diverso tipo dagli sfalci ai tagli di piante e alberature, alla manutenzione delle opere idrauliche e di bonifica, gestione di idrovore, scavi, riprofilature e attività di vigilanza sui corsi d’acqua toscani. Altri 23 milioni di euro investiti in manutenzione dei corsi d’acqua sono arrivati da investimenti extra tributo.

La presentazione degli investimenti e dei risultati delle attività di bonifica, si è tenuta sull’argine dell’Arno a Empoli, luogo esemplificativo delle positive relazioni istituzionali del modello toscano della difesa del suolo che, oltre al primario rapporto con la Regione Toscana, mediante gli uffici del Genio Civile vede nei Consorzi di Bonifica enti capaci di attrarre finanziamenti, progettare e realizzare interventi in proprio e in sinergia con lo Stato e gli altri enti locali territoriali. Presenti Monia Monni assessora all’ambiente e difesa del suolo, Marco Bottino presidente di Anbi Toscana e Brenda Barnini sindaca di Empoli. Con loro anche Serena Stefani presidente del Consorzio di Bonifica  2 Alto Valdarno e Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno.

«La giornata delle manutenzioni – ha detto l’assessora Monia Monni – è ormai diventata un appuntamento fisso, che ritengo sia utile per comunicare ai nostri cittadini l’impegno della Regione e dei Consorzi di Bonifica nella gestione e manutenzione dei nostri corsi d’acqua. Anche quest’anno grazie alle risorse regionali e al contributo di bonifica abbiamo investito in manutenzioni più di 100 milioni di euro, manutenzioni che ci permettono di ridurre fortemente il rischio idraulico, insieme alle tante opere strutturali che stiamo realizzando in questi anni. Questo è il frutto della grande professionalità dei Consorzi, ma anche di un quadro normativo innovativo come la legge 79 del 2012 che è fondamento del nostro sistema toscano per la gestione idraulica dei nostri territori. Infine, ma non da ultimo voglio ringraziare i Presidenti dei sei Consorzi toscani, ma soprattutto le centinaia di lavoratrici e lavoratori, che tutti i giorni sono impegnati in questa importante attività».

«L’area in cui siamo – ha detto la sindaca Brenda Barnini – tornerà ad essere, grazie al lavoro e all’impegno straordinario del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, uno spazio vivibile e a disposizione della comunità. In questi anni il lavoro del Consorzio sul nostro territorio è stato sempre puntuale, con soddisfazione anche da parte dei cittadini. Stiamo facendo molti interventi che riguardano sia la scala urbanistica che quella delle opere pubbliche che quella delle manutenzioni, per riuscire a ricostruire sempre di più il rapporto dei cittadini con il fiume perché riteniamo che sia fondamentale e garantisca anche una migliore qualità della vita».

«Vogliamo ringraziare ancora una volta la Regione Toscana: poter lavorare in profonda comunanza d’intenti e soluzioni ha fatto davvero la differenza – commenta Marco Bottino presidente di Anbi Toscana -. Il modello toscano è preso ad esempio in tutta Italia proprio per il suo assetto peculiare e per le sinergie attivate con le istituzioni e con gli altri attori presenti sul territorio, coinvolti a diversi livelli nell’ambito della sicurezza idrogeologica e della tutela ambientale. Due aspetti che nella mission dei consorzi toscani vanno di pari passo, coniugando alle azioni a difesa del territorio il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente e dei suoi ecosistemi».