Covid, gli esperti: in vacanza portate il tampone fai da te


Covid, in Italia ancora 700mila persone contagiose. Gli esperti ai vacanzieri: “In estate meglio avere un tampone fai da te in valigia”

tampone

“Chi pensa che ora non si possa acquisire l’infezione da Covid sbaglia”, fa sapere l’epidemiologa Stefania Salmaso, poiché in Italia ci sono “almeno 700mila persone contagiose e il rischio di incrociarne qualcuna non è affatto remoto“. Tra aprile e maggio, in ogni caso, il numero dei contagi “è calato del 51%”, dice l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, mentre il numero dei tamponi “si è ridotto del 55%”; ma se da un lato questa riduzione dei test è frutto della diminuzione della circolazione virale, dall’altro “è evidente che con meno tamponi emergono meno positivi“. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, poi, è scongiurato ormai il rischio di un nuovo ‘tamponificio’, anche se in vista dell’estate un test fai da te in valigia “può sempre servire”; quanto al capitolo mascherine, infine, andrebbero oggi indossate “con buonsenso, così come si fa con gli occhiali da sole”. Di tutto questo i tre esperti ne hanno parlato con la Dire.

SALMASO: “RISCHIO CONTRARRE VIRUS NON REMOTO, 700MILA PERSONE CONTAGIOSE

“Le tre dosi di vaccino ci mettono al riparo dalle conseguenze del virus, non dall’infezione che continua a circolare. In Italia ci sono almeno 700mila persone contagiose e il rischio di incrociarne qualcuna non è affatto remoto”, ha dichiarato Stefania Salmaso, epidemiologa dell’AIE (Associazione italiana di Epidemiologia), nel corso di una intervista rilasciata alla Dire. “Dal punto di vista dei dati sulle infezioni- ha continuato- viviamo in un periodo di grande fluttuazione. La lente più importante riguarda però i ricoveri e le terapie intensive, che stanno diminuendo. Grazie alle tre dosi di vaccino la stragrande maggioranza dei casi registra una forma influenzale anche con febbre alta- ha concluso infine Salmaso– ma senza conseguenze più gravi”.

SALMASO: “ANCORA OGGI I VACCINATI SONO MOLTO PIÙ PROTETTI DALLE FORME GRAVI

“I dati ci dicono che ancora oggi i vaccinati sono molto più protetti dalle forme gravi del Covid rispetto ai non vaccinati”, ha proseguito Salmaso. “Continuiamo a registrare decessi su cui sappiamo molto poco- ha aggiunto- se sono frutto di un ritardo nella diagnosi, se riguardino persone non completamente vaccinate, o da quanto tempo, oppure se a causa dell’impossibilità di usare gli antivirali”.

SALMASO: “ANCORA PRESTO PER PENSARE A CONVIVENZA CON VIRUS

“La fase acuta della pandemia è passata, ma ancora non abbiamo una convivenza col Covid come per esempio con l’influenza“, ha spiegato l’epidemiologa dell’AIE. “La dinamica della circolazione del virus- ha proseguito Salmaso- si basa sull’equilibrio tra immuni e suscettibili, questi ultimi sono il ‘carburante’ del virus. Oggi la maggioranza della popolazione, tra vaccini e precedenti infezioni, è immune ma è difficile capire quando si troverà un punto di equilibrio, sicuramente non da un mese all’altro”.

L’epidemiologa si è poi soffermata sulla possibilità di avviare nel prossimo autunno una nuova campagna di vaccinazione: “Se avremo a disposizione nuovi vaccini contro le varianti, che offrono una migliore protezione anche nei confronti dell’infezione- ha detto l’epidemiologa- sarà un ottimo argomento magari con una campagna di vaccinazione mirata alle categorie più esposte. Bisognerà capire se una ulteriore dose si farà con gli stessi prodotti che stiamo utilizzando o con vaccini nuovi che però, al momento, non mi risultano essere stati registrati”, ha concluso.

LOPALCO: “CIRCOLAZIONE DEL VIRUS ANCORA ELEVATA, RISCHIO REALE PER FRAGILI

“Ci troviamo in una fase di circolazione del virus piuttosto elevata. Non come le scorse estati, in cui i livelli erano molto ridotti. Questo significa che esiste ancora il rischio di contrarre il virus, soprattutto per i fragili“, ha spiegato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, nel corso di una intervista rilasciata alla Dire. “La maggioranza di chi contrae il virus- ha proseguito Lopalco- lo fa in maniera ‘inapparente’ grazie ai vaccini e al fatto che molti hanno già contratto precedentemente il Covid. Un rischio reale, invece, lo corrono i fragili che possono essere infettati da portatori del virus. Quindi se sono consapevole di entrare in contatto con persone fragili devo avere il buonsenso di applicare le norme che abbiamo imparato: lavaggio delle mani e mascherina”.

LOPALCO: “TRA APRILE E MAGGIO CONTAGI -51% E TAMPONI -55%”

Tra aprile e maggio il numero dei contagi è calato del 51%, mentre il numero dei tamponi si è ridotto del 55%”, ha dichiarato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, citando uno studio realizzato dall’Associazione italiana di Epidemiologia. “Da un lato questa riduzione dei tamponi è frutto della diminuzione della circolazione virale- ha sottolineato Lopalco- ma dall’altro è evidente che non c’è più una corsa al tampone come è stato, spesso in maniera del tutto ingiustificata, in passato. È anche chiaro che con meno tamponi emergono meno positivi”.

LOPALCO: “FLUSSI TURISTICI NON INCIDERANNO SULLA CIRCOLAZIONE DEL VIRUS

“In questo momento la circolazione virale in Europa è ‘sincronizzata’, ossia siamo sullo stesso livello. In linea di massima penso che, come per le scorse estati in cui i flussi turistici sono stati importanti, non ci saranno grandi cambiamenti nella circolazione del virus”. Lo ha detto l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, nel corso di una intervista rilasciata alla Dire.

PREGLIASCO: “APOTEOSI DEL ‘TAMPONIFICIO’ SUPERATA MA IN VALIGIA IL TEST PUÒ SERVIRE

“Il tampone in valigia può servire, ma sempre in un’ottica di responsabilità”, ha dichiarato il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, interpellato sul tema dalla Dire. Non c’è di nuovo il rischio ‘tamponificio’? “Ormai- ha risposto Pregliasco- l’apoteosi del ‘tamponificio’ c’è stata durante le vacanze, perché tutti volevano salvarsele. Credo che ora ci sia una maggiore responsabilità e buonsenso nell’uso, anche se purtroppo alcuni test fai da te nascondono delle positività”.

PREGLIASCO: “ESTATE TRANQUILLA MA RIALZO DEI CASI IN INVERNO

“Siamo in una fase di transizione, tra la pandemia e l’endemia, ma questo non vuol dire che dobbiamo archiviare il problema”, ha proseguito Pregliasco. “Salvo che non esca fuori una nuova variante più cattiva- ha aggiunto- quello che ci aspettiamo è un’estate tranquilla ma con un rialzo di casi nell’inverno”.

Secondo il virologo, durante l’inverno, assisteremo piuttosto a delle “ondulazioni come quelle che provocano le onde di un sasso in uno stagno, quindi non ci saranno più ondate- ha sottolineato- ma un rialzo di casi e una stagione influenzale più pesante, dove il Covid prenderà il sopravvento”. Dobbiamo quindi “imparare a convivere con il virus e sarà fondamentale prevedere vaccinazioni di richiamo, senza più parlare di quinta o sesta dose, ma di rinnovo della risposta immunitaria”. Perché questa, ha concluso Pregliasco, è “una necessità per tutti”.

PREGLIASCO: “MASCHERINA? VA USATA COME OCCHIALI DA SOLE, CON BUONSENSO

La mascherina usiamola come gli occhiali da sole, quindi con buonsenso e responsabilità, ma soprattutto usiamola se siamo soggetti fragili o assistiamo soggetti fragili”, ha proseguito Pregliasco. “Ormai chi era più incavolato e dubbioso, è orgoglioso di togliersela e guarda in modo sprezzante chi ancora la indossa- ha aggiunto- ma usiamo il buonsenso. Io la mascherina la uso”.

PREGLIASCO: “MASCHERINE PER SALVARE ATTIVITÀ DIDATTICA IN PRESENZA

“A scuola le mascherine servono a salvare la classe o meglio l’attività didattica in presenza”, ha aggiunto il virologo dell’Università degli Studi di Milano, interpellato sul tema dalla Dire (www.dire.it). “È infatti dimostrato- ha spiegato- che, se tutti indossano la mascherina, questo riduce la possibilità che un focolaio diventi più ampio. Il razionale è questo. Poi è vero che i ragazzi vanno fuori in pizzeria senza mascherina, però se si ammalano- ha concluso- infettano un po’ meno i loro compagni”.