Banca Etruria, assolto il padre di Maria Elena Boschi


Banca Etruria, assolto il padre della Boschi. La capogruppo Iv commenta la decisione del Tribunale di Arezzo di assolvere i 14 imputati a processo per bancarotta nel filone sulle “consulenze d’oro”

Maria Elena Boschi dalla Annunziata lancia una stoccata a Lilli Gruber e alle domande sulle foto con il fidanzato: “Contenta di venire, qui si parla di politica”

“Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l’ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera. Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall’ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria. Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell’unico modo possibile: con la certezza che mio padre era innocente“. Lo scrive su Facebook Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

Il Tribunale di Arezzo ha assolto i 14 imputati a processo per bancarotta nel filone sulle ‘consulenze d’oro’ legate al crac di Banca Etruria nel 2015. Tra gli imputati c’era anche Pier Luigi Boschi, padre dell’ex ministra e ai tempi vicepresidente dell’istituto toscano. Per lui, il pm aveva chiesto una condanna di dodici mesi.

L’esponente di Iv continua: “La verità giudiziaria non cambia niente per me: ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ma oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore: mio padre è innocente. E ora lo sanno tutti, non solo la sua famiglia. Lo sa il popolo italiano, nel cui nome la sentenza è stata pronunciata. Lo sanno le istituzioni di questo Paese che io ho servito con dignità e onore. Lo sanno gli avversari politici che mi hanno chiesto le dimissioni per reati che mio padre non aveva fatto. Lo sanno i talk che hanno fatto intere trasmissioni contro di me e di noi e che non dedicheranno spazio a questa vicenda. Lo sanno gli odiatori che mi hanno insultato spesso con violenza verbale e frasi sessiste nel silenzio complice e imbarazzato di tanti”.

Nel post su Facebook, Boschi conclude: “Questa vicenda ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare: ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia. Grazie a chi mi è stato vicino. Ti voglio bene babbo”.

RENZI: “I MOSTRI NON ERAVAMO NOI”

Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, come spiega la Dire (www.dire.it) commenta su Twitter l’assoluzione di Pier Luigi Boschi: “Oggi molti avversari politici, ospiti dei talk, odiatori dovrebbero mettersi in fila e dire una cosa sola: scusa. Non lo faranno. Ma quello che è sempre più chiaro è che i mostri non eravamo noi. Un abbraccio a tutta la famiglia Boschi”.