Asma: gravità di malattia legata all’età di insorgenza


Secondo un nuovo studio, l’età di insorgenza dell’asma sembra essere un fattore chiave nel definire la severità di malattia e la frequenza di comorbilità

Secondo un nuovo studio, l'età di insorgenza dell'asma sembra essere un fattore chiave nel definire la severità di malattia e la frequenza di comorbilità

L’età di insorgenza dell’asma sembra essere un fattore chiave nel definire la severità di malattia e la frequenza di comorbilità. E’ quanto sembrano dimostrare i risultati di uno studio multicentrico retrospettivo, pubblicato su The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In practice, ad oggi quello di più ampie dimensioni per numero di pazienti considerati ad aver analizzato questa associazione.

Razionale e disegno dello studio
In letteratura vi sono già numerosi studi che hanno documentato l’esistenza di differenze relative alla presenza di comorbilità in base all’età di insorgenza di malattia asmatica, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.

La maggior parte di questi studi, tuttavia, era stata condotta su campioni di popolazione di dimensioni modeste, prevalentemente ristrette ad una singola popolazione di pazienti, e non in grado di differenziare l’asma ad insorgenza nell’età adulta (definita in base a diversi punti di cut-off di età – 12, 16 o 18 anni) e l’asma ad insorgenza tardiva (>40 anni).

Di qui il nuovo studio multicentrico che si è proposto di studiare l’esistenza di differenze nelle caratteristiche dei pazienti in base all’età di insorgenza dell’asma.

Nel dettaglio, lo studio ha messo insieme i dati di alcuni database di informazioni sanitarie di 5 paesi diversi – Italia, UK, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca – che avevano incluso 586.436 pazienti adulti asmatici.
I ricercatori hanno suddiviso tali pazienti in tre sottotipi:
– Pazienti con asma ad insorgenza pediatrica, ovvero con diagnosi di malattia posta prima dei 18 anni (n=81.691)
– Pazienti con asma ad insorgenza nell’adulto, ovvero con diagnosi di malattia posta tra i 18 e i 40 anni (n= 218.184)
– Pazienti con asma ad insorgenza tardiva, ovvero con diagnosi di malattia posta dopo i 40 anni di età (n=256.561)

Il protocollo dello studio prevedeva la valutazione delle comorbilità presenti per ciascun paziente all’ingresso nello studio. Inoltre, è stata effettuata una stima degli odd ratio per ciascuna caratteristica e comorbilità considerata, aggiustati in base all’età e al sesso, che mettevano a confronto le categorie di pazienti per età di insorgenza dell’asma e per genere di appartenenza per ciascun database. Queste stime sono state poi combinate in una metanalisi per avere delle stime ponderate su un numero di pazienti più elevato.

Risultati principali
I ricercatori hanno osservato l’esistenza di differenze nelle caratteristiche rilevate tra i tre sottotipi di pazienti sopra indicati, compreso un innalzamento del rischio nelle donne con insorgenza tardiva di asma.
Considerando i 5 database di dati sanitari sui quali i ricercatori hanno effettuato le loro analisi, è emerso che quasi il 45% degli individui con asma ad insorgenza nell’infanzia era rappresentato da pazienti di sesso femminile, come il 60% degli individui con asma ad insorgenza tardiva.

Passando alle caratteristiche legate all’asma, il 7,2% dei pazienti della coorte (n=42.611) era affetto da asma severo, ma la proporzione era più elevata era costituita da pazienti con asma ad insorgenza tardiva (10% vs. 5% pazienti con asma ad insorgenza in età adulta e 3% pazienti con asma ad insorgenza nell’infanzia).

Anche la percentuale di pazienti con asma non controllato ha seguito un trend simile: 8%, 6% e 0,4% nei rispettivi gruppi di trattamento.

Le comorbilità di più frequente riscontro sono state rappresentate, in ordine crescente, da disturbi atopici (31%) e dalla condizione di sovrappeso/obesità (50%).

La prevalenza di disturbi atopici è risultata più elevata nei gruppi di pazienti con asma ad insorgenza pediatrica (45% vs. 35% nei pazienti con asma ad insorgenza in età adulta e 25% nei pazienti con asma ad insorgenza tardiva).

Il trend di prevalenza di obesità era invece invertito, risultando pari al 30%, 43% e 61%, rispettivamente.

“Le differenze di entità maggiore sono state documentate quando l’asma ad insorgenza tardiva era messo a confronto con l’asma ad insorgenza nell’età adulta con riferimento alle comorbilità – hanno sottolineato i ricercatori -. Inoltre, i pazienti con asma ad insorgenza tardiva erano più spesso affetti da poliposi nasale”.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso come gli studi precedenti al loro, di dimensioni numeriche inferiori, fossero arrivati alle stesse conclusioni relativamente alla relazione esistente tra la severità di malattia asmatica e l’età di insorgenza, sottolineando come punto di forza del loro lavoro il numero elevato di pazienti preso in considerazione e proveniente da differenti database nazionali.

Ciò detto, i risultati di questo studio multicentrico dimostrano l’esistenza di differenze chiare relative alle comorbilità tra i diversi fenotipi di asma (ad insorgenza infantile, nell’adulto o tardiva). I pazienti con asma ad insorgenza tardiva, inoltre, sono affetti più spesso da asma non controllato.

A questo riguardo (comorbilità), i red flag sottolineati dagli autori dello studio sono i seguenti: “Nell’asma ad insorgenza pediatrica bisogna tenere d’occhio le diverse allergie (dermatite atipica e rinite allergica), mentre nell’asma ad insorgenza tardiva bisogna fare attenzione all’obesità, al diabete, alla malattia da reflusso gastroesofageo e alla poliposi nasale)”.

Bibliografia
Baan EJ et al. Characterization of asthma by age of onset; a multi-database cohort study. The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice. Published online April 7, 2022
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