Strumenti finanziari: quali sono e a cosa servono


Come iniziare a investire in azioni oggi: dai titoli da monitorare nei prossimi mesi alle strategie messe in campo da trader e investitori con strumenti finanziari

Chi ha del denaro da parte può tenerlo fermo in banca oppure può decidere di investirlo; nel primo caso, il capitale, anziché aumentare, verrà ridotto dalle spese di gestione del conto, ma non sarà messo a rischio dalle normali oscillazioni dei mercati finanziari. Se invece si decide di investire il proprio capitale, si rischierà di perderne una parte, certo, ma si potrà anche avere la possibilità di vederlo aumentare in modo esponenziale. I rischi, nel mondo dell’investimento, sono sempre presenti e devono essere messi in conto, ma con i giusti consigli e scegliendo con attenzione gli strumenti finanziari più affidabili, si eviteranno almeno le grosse perdite dettate dall’ingenuità o dalla disattenzione.

Oggi, oltre ai sistemi tradizionali, è possibile investire anche sfruttando la Fintech, la tecnofinanza, la quale permette di accedere a tutti gli strumenti per il trading online in modo facile e veloce; leggete questo articolo per approfondire l’argomento e scoprire cos’è la tecnofinanza e come funziona.

Di seguito, cercheremo di capire quali sono gli strumenti finanziari a cui potete affidare il vostro capitale e come funzionano.

ETP

Gli ETP o Exchange Traded Products sono degli strumenti finanziari a gestione passiva la cui compravendita può essere effettuata in borsa; l’obiettivo di questi titoli è quello di replicare gli indici dei mercati di riferimento.

Tra i più noti e diffusi troviamo gli ETF, Exchange Traded Funds, caratterizzati da un basso costo di gestione, anche grazie al fatto di poter acquistare una sola quota alla volta, e da un’elevata trasparenza dei movimenti. La compravendita può avvenire tramite qualsiasi operatore autorizzato, compresi i broker online, nati grazie all’evoluzione della tecnofinanza.

Azioni

Il termine azione si riferisce alle singole quote societarie, tutte di identico valore, che possono essere acquistate o vendute dagli azionisti. Acquistando anche una sola azione di una specifica azienda se ne diventa socio; il valore della quota o delle quote acquisita varierà in base all’andamento delle finanze dell’azienda stessa.

Le azioni possono essere sia quotate in borsa, sia non quotate; in questo secondo caso, la compravendita avviene a livello privato. Nel primo caso le azioni potranno invece essere acquistate anche sfruttando i canali Fintech.

Obbligazioni

A differenza di chi acquista un’azione, l’investitore che punta sulle obbligazioni non diventa socio, ma creditore dell’azienda che ha emesso i titoli. Alla scadenza dell’obbligazione, l’emittente è tenuta a rimborsare all’investitore la somma con gli interessi maturati.

Tra i vari tipi di obbligazioni sono quelle ordinarie, che possono essere sia a tasso fisso sia a tasso variabile, e quelle strutturate; queste ultime, prevedendo il contratto derivato, sono più rischiose delle precedenti.

Titoli di Stato

Si tratta di una particolare forma di obbligazioni il cui emittente non è un’azienda privata, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze; i titoli, rilasciati dal Dipartimento del Tesoro, fungono come forma di finanziamento dello Stato, il quale ottiene credito dai cittadini.

Esistono vari tipi di titoli di Stato, i quali differiscono in particolare per la durata della cedola; in generale, tutti i titoli possono essere venduti in qualsiasi momento ad altri investitori e prevedono una cedola periodica. Tra i titoli di Stato troviamo:

  • i Bot, i quali non prevedono la cedola periodica e sono di breve durata,
  • i Ctz, biennali e senza cedola
  • i Btp, i quali possono durare anche 50 anni e garantiscono cedole periodiche, e i Btp Italia, con cedole ogni sei mesi e una durata di circa sei anni
  • i CCTeu, caratterizzati da cedola variabile.

Fondi Comuni

Questi particolari strumenti finanziari non prevedono l’acquisto diretto di titoli da parte degli investitori, ma l’affidamento di una parte del proprio capitale a una Sgr, Società di Gestione del Risparmio, la quale, attraverso i propri professionisti, investirà il denaro comune in titoli e azioni di vario tipo.