Turismo lento: a Genova apre “La sosta della tartaruga”


Turismo: inaugurato a Genova il bed&breakfast “La sosta della tartaruga”, struttura ricettiva all’insegna dell’inclusione lavorativa

La sosta della tartaruga

“La mia speranza è che un domani arrivi un ospite straniero che ha prenotato da Booking, faccia il suo soggiorno e lasci un commento che dice: ‘Bellissimo posto, ottime colazioni, a due passi dal centro’. E basta. Nessun commento o riferimento al fatto che ci lavorino ragazzi con disabilità: è un accessorio”. Il sogno di Enrico Pedemonte e di Silvia Stagno, genitori di una ragazza di 23 anni con sindrome di Down, sta diventando realtà.

È stato inaugurato stamattina a Genova, in via Caffaro 14, il bed&breakfast “La sosta della tartaruga”, struttura ricettiva all’insegna dell’inclusione lavorativa e del turismo lento, gestita dalla cooperativa sociale “Compagnia della Tartaruga”, fondata dalla stessa coppia. Qui troveranno impiego quattro ragazzi con disabilità intellettiva, selezionati e affiancati dalla Fondazione Cepim e appositamente formati con un corso di sei mesi finanziato dalla Regione attraverso il Fondo sociale europeo.

UNA STRUTTURA DI QUALITÀ

“I ragazzi stanno facendo un percorso formativo molto strutturato- spiega Pedemonte, che del Cepim è stato anche presidente- hanno iniziato con tre mesi di teoria, a febbraio sono partite le prime simulazioni e da aprile la formazione è diventata pratica con i test con i primi ospiti, amici e persone consapevoli che eravamo ancora in un contesto protetto”. Le prime camere si possono prenotare a partire dal primo giugno. “Il nostro è un progetto imprenditoriale- racconta il genitore- questa nasce innanzitutto per essere un’azienda con l’obiettivo di totale sostenibilità economica. Vogliamo riuscire a dimostrare che si può fare profitto facendo lavorare sei persone, di cui quattro disabili”.

E fare profitto con una struttura di qualità. “Non è che perché ci lavorano persone con disabilità dobbiamo partire con un obiettivo basso- racconta ancora Pedemonte- abbiamo cercato di avere una struttura turistica che fosse particolarmente bella, siamo stati molto fortunati a trovare questo appartamento a quattro passi dal centro, con uno splendido giardino che sembra di essere in campagna. Abbiamo investito al meglio per renderla la più bella possibile perché questa deve essere un’attività economica e turistica che funziona a Genova”.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

I ragazzi fanno accoglienza, preparano le colazioni, puliscono e mettono in ordine le camere: tutto quello che c’è da fare in una struttura ricettiva. L’unica attività per ora esternalizzata è il lavaggio della biancheria, ma non è detto che nel futuro possa essere internalizzato anche questo servizio “perché il nostro obiettivo è creare lavoro”.

Tutti gli investimenti sono privati. “E’ un progetto che nasce da me e mia moglie- dettaglia Pedemonte- abbiamo acquistato noi gli appartamenti e gli abbiamo concessi in comodato gratuito alla cooperativa. La cooperativa, tramite un nostro finanziamento, si sta facendo carico di gestire la parte di ristrutturazione e di arredo e speriamo attraverso progetti europei e donazioni di riuscire a coprire un po’ dell’investimento iniziale. Se non ci riusciremo, pazienza: vorrà dire che il prestito iniziale che abbiamo fatto si trasformerà in donazione. La cosa fondamentale è l’esercizio su cui dobbiamo puntare a fare, come minimo, zero a zero, perché la sostenibilità economica di questo posto non deve essere in discussione. Allora lì avremmo ottenuto il nostro risultato che è quello di dire che se un lavoro è disegnato sulle persone, anche le persone con disabilità possono lavorare con profitto”.

L’INSERIMENTO LAVORATIVO

I ragazzi termineranno il corso di formazione a fine maggio e dei sette che lo stanno frequentando, quattro faranno uno stage di inserimento lavorativo per poi essere assunti con contratti a tempo indeterminato. Chi non sarà selezionato potrebbe trovare impiego in un altro progetto della compagnia: un laboratorio di pasticceria gluten free. La struttura sarà aperta sette giorni su sette e si alterneranno due team composti ciascuno da un caposquadra non disabile e due ragazzi disabili. “Non abbiamo esperienza nel settore turistico- precisa l’ideatore- ma abbiamo scelto questo progetto perché volevamo qualcosa in cui la lentezza dei ragazzi causata dalla disabilità non pregiudicasse la presentazione e, al contempo, la loro capacità di empatizzare venisse valorizzata in una struttura accogliente”.

COSTI E PRENOTAZIONI

Le tariffe vanno da 80 a 150 euro a notte per una doppia, a seconda della camera scelta. Quattro le opzioni disponibili, tutte con bagno privato, per un massimo di 16 posti. “Questo posto è bello. Dico sempre grazie al papà e alla mamma della mia ragazza, Giulia”. Bastano le parole di Manuel Pagano, 23 anni e uno dei ragazzi che aspira a lavorare alla “Sosta della Tartaruga”, per capire perché chi passa qualche notte a Genova debba scegliere questa struttura. E c’è anche una curiosità che i ragazzi mostrano con grande orgoglio: dietro al giardino pensile alla genovese si nasconde un “passaggio segreto” per arrivare direttamente in spianata Castelletto, una delle cartoline più affascinanti del capoluogo ligure. Per prenotare basta andare sul sito www.lasostadellatartaruga.it, ma presto la struttura sarà disponibile anche sulle principali piattaforme turistiche. Oltre al b&b, al pian terreno dello stesso palazzo, si trova anche un appartamento per vacanze “per tutte le tasche”, sempre gestito dalla cooperativa e accessibile a persone con disabilità motoria.