Su Rai 3 il clima che cambia a “Sapiens – Un solo pianeta”


Il cambiamento climatico a “Sapiens – Un solo pianeta”, in prima serata su Rai 3 con le immagini del regista Yann Arthus-Bertrand

sapiens

Le incursioni di Mario Tozzi nel passato, presente e futuro della vita dei Sapiens proseguono con la terza puntata di “Sapiens – Un solo pianeta” in onda sabato 4 giugno alle 21.20 su Rai 3. Com’ è possibile uno sviluppo senza limiti su un pianeta limitato per definizione? Se il clima è sempre cambiato, perché ciò costituirebbe un problema oggi? L’attuale concentrazione senza precedenti di CO₂ nell’atmosfera è responsabile del cambiamento? Se la variazione di temperatura è di pochi gradi, perché i danni sono così catastrofici? C’è ancora tempo e modo per intervenire?

A queste e ad altre domande risponderà Mario Tozzi in una puntata in cui concentrerà tutta la sua capacità comunicativa nel rendere chiaro e comprensibile l’insieme di dati delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo per spiegare i limiti dello sviluppo umano e tecnologico. Il cambiamento climatico, infatti, è un fenomeno fisico e si affronta solo con il metodo scientifico, non con le opinioni.

Le condizioni climatiche e ambientali sono sul punto di cambiare così radicalmente che nel giro di pochi decenni diventeranno incompatibili con la vita come la conosciamo. La nostra atmosfera, per poter continuare ad ospitarci, dovrà essere protetta dall’attacco che noi stessi le abbiamo sferrato. Un esperimento senza precedenti di una sola specie contro il resto dei viventi. Le prove delle responsabilità dei sapiens sono ormai acclarate, e tutti i più autorevoli scienziati del mondo sono concordi nel riconoscerle, anche se i meccanismi di comunicazione tendono ad accreditare una posizione “scettica” che non è presente negli studi specialistici.

A suffragio delle tesi di Sapiens non ci saranno solo evidenze scientifiche, ma anche l’anima ecologica e le spettacolari immagini di Yann Arthus-Bertrand, grande fotografo, regista e divulgatore che porteranno lo spettatore ad osservare con i propri occhi ciò che gli uomini hanno fatto e continuano a fare sul pianeta che li ospita, un testamento spirituale intenso e addolorato.