Ipertensione gestazionale: perché è importante prevenirla


Ipertensione gestazionale: perché è importante conoscerla e come prevenirla. E’ una patologia silenziosa che compromette la salute della mamma e del feto

Ipertensione gestazionale: perché è importante conoscerla e come prevenirla. E' una patologia silenziosa che compromette la salute della mamma e del feto

Il controllo della pressione, per una futura mamma, è un esame di routine quasi “banale” se paragonato all’ecografia o all’amniocentesi. L’eventuale aumento dei valori pressori può indicare la presenza dell’ipertensione gestazionale, una patologia silenziosa che compromette la salute della mamma e del feto. Per capire come si affronta e soprattutto come si previene parla Enrico Ferrazzi, direttore dell’Unità di Ostetricia alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano.

Cos’è l’ipertensione gestazionale?

In generale si considera ipertensione un aumento della pressione arteriosa superiore a 140 su 90, cioè i valori di massima e minima considerati normali. Esistono molti diversi disturbi della pressione in gravidanza e per questa ragione, oggi, si preferisce parlare di “disordini ipertensivi in gravidanza”. E’ però fondamentale tenere la pressione sotto controllo: nelle situazioni più gravi, infatti, possono esserci complicanze ai reni, al fegato, al sistema nervoso centrale e anche alla coagulazione del sangue.

Ci sono dei ‘campanelli di allarme’ a cui fare attenzione?

L’aumento della pressione può avvenire a lungo senza sintomi, ed è per questo che si consiglia di controllarla almeno una volta al mese. Bisogna anche tenere conto dei fattori di rischio dei disordini ipertensivi che possono mettere in pericolo la salute di mamma e feto. Ad esempio: le malattie autoimmuni, la presenza di disturbi infiammatori, la mancanza di attività fisica, il diabete e l’obesità. Nei casi più frequenti di sovrappeso è possibile che venga indotto il parto alla 38° settimana per evitare complicazioni alla mamma.

I disordini ipertensivi: come influenzano la salute del nascituro?

Questi disturbi possono essere associati ad uno sviluppo ridotto del feto o della placenta. Di conseguenza la nutrizione e l’ossigenazione del feto sono compromesse e in situazioni come queste può essere necessario valutare la nascita pre-termine.

Quali esami servono per una diagnosi corretta?

E’ fondamentale già dal primo trimestre di gravidanza valutare con il proprio ginecologo di riferimento i fattori di rischio, e misurare regolarmente la pressione. Individuare tempestivamente la presenza di ipertensione permette sia di iniziare precocemente la terapia più adatta, sia proseguire la gravidanza con maggiore serenità. Oggi è anche possibile eseguire già nel primo trimestre esami specifici, sia del sangue sia con l’ecografia, per evidenziare gli eventuali rischi di sviluppare dei disordini ipertensivi.

Un aiuto dalla medicina. Come si trattano i disordini ipertensivi in gravidanza?

Oggi la medicina cerca di personalizzare il più possibile il trattamento in base al tipo di ipertensione. Nel caso di ipertensione legata all’obesità, ad esempio, lo specialista spesso prescrive l’aspirina a basse dosi in via preventiva, associata ad uno stile di vita sano e attivo. Il peso eccessivo non è un problema “estetico” , ma la causa di una condizione di infiammazione cronica, che influisce negativamente sul sistema cardiovascolare.

Cosa mettere nel piatto: quali cibi scegliere, e quali invece evitare?

Il benessere di mamma e bambino parte da un’alimentazione sana e varia associata all’attività fisica, compatibilmente con le proprie condizioni. In particolare è bene evitare assolutamente il consumo di bevande zuccherate e limitare i classici dolci e gelati ad una porzione settimanale; bisogna preferire, invece, pane e pasta integrale o semi-integrale, consumare pesce due o tre volte a settimana, e mangiare almeno 350 grammi di verdura ogni giorno oltre che frutta fresca.

Esistono dei percorsi dedicati al Mangiagalli Center del Policlinico?

Fin dal primo trimestre i nostri ambulatori si occupano non solo della prevenzione e dell’identificazione dei disordini ipertensivi, ma anche del trattamento della pressione alta e della crescita rallentata del feto. Al Mangiagalli Center i nostri team, multidisciplinari e altamente qualificati, accompagnano sempre le pazienti nel loro percorso di cura in tutte le fasi della maternità.

FONTE: POLICLINICO MILANO