Psoriasi: sondaggio Arcutis indaga i bisogni dei pazienti


Psoriasi: un sondaggio della biotech Arcutis ha anche evidenziato la necessità di nuove terapie topiche oltre agli steroidi

Psoriasi nuove molecole arcutis

Oltre la metà dei pazienti affetti da psoriasi a placche hanno lamentato di soffrire di psoriasi intertriginosa, con un profondo impatto emotivo e psicologico che crea ansia, imbarazzo e difficoltà a livello sessuale. Sono i risultati di un sondaggio, che ha anche evidenziato la necessità di nuove terapie topiche oltre agli steroidi, che siano più efficaci e più semplici da utilizzare.

Lo studio Skin insights: Uncovering Psoriasis Survey, commissionato dalla compagnia biotech Arcutis Biotherapeutics, consta di un sondaggio nazionale che ha coinvolto 507 pazienti adulti con diagnosi di psoriasi a placche e trattati con farmaci topici non biologici per valutare l’impatto emotivo della psoriasi e identificare le sfide legate alle attuali terapie topiche.

La psoriasi intertriginosa (o inversa) è caratterizzata da una localizzazione e da una tipologia di lesioni specifiche. Le aree del corpo colpite sono le pieghe inguinali, le pieghe sottomammarie, il solco tra i glutei, la zona ombelicale e le ascelle, zone in cui due superfici cutanee contigue sono sottoposte a sfregamento con conseguente irritazione e degradazione della pelle (intertrigine). Spesso le lesioni hanno carattere speculare, presentandosi in modo simmetrico sulle due superfici a contatto della piega corporea in cui compaiono.

La localizzazione delle lesioni e il loro continuo sfregamento, che col tempo rende la pelle ancora più vulnerabile e sottile, comportano anche un maggior rischio di infezioni da lieviti e funghi. Anche una maggiore probabilità di ristagno di sudore in queste aree può aggravare la situazione.

La psoriasi intertriginosa in particolare è fondamentale per comprendere meglio l’impatto significativamente negativo che questa condizione può avere sul benessere emotivo e i principali fattori che possono contribuire al carico complessivo della malattia. Hanno riportato psoriasi in aree intertriginose 320 intervistati, riferendosi ad ascelle, seno, addome, glutei e zona inguinale.

Risultati chiave
Chi è affetto da psoriasi auspica la disponibilità di opzioni di trattamento topico più efficaci e più facili da usare:

  • Il 90% desidera opzioni terapeutiche topiche più efficaci
  • Il 90% vorrebbe poter utilizzare una singola terapia topica in tutto il corpo
  • L’81% desidera disporre di alternative più attuali rispetto agli steroidi
  • Il 68% desidera un prodotto che fornisca sia un miglioramento delle placche che un sollievo dal prurito.

Inoltre il 52% degli intervistati con psoriasi in aree intertriginose ha affermato di dover utilizzare trattamenti topici differenti per diverse parti del corpo, lamentando perdite di tempo (54%), costi elevati (40%) e frustrazione (38 %).

Riguardo all’impatto emotivo e sessuale, è stato riscontrato che:

  • In circa 3 pazienti su 4 con psoriasi in aree intertriginose la gestione di questa condizione ha influito sul loro benessere, incluso il fatto di sentirsi imbarazzato (80%), ansioso (79%) e depresso (69%).
  • Quasi la metà delle persone con psoriasi nelle aree intertriginose (45%) ha riportato un impatto negativo forte o molto forte sul disagio/ansia sessuale, con oltre un terzo che ha lamentato un impatto negativo sulle relazioni intime (39%) e sulla funzione sessuale (37%).

È anche emerso che la maggior parte dei partecipanti con psoriasi intertriginosa non mostra le aree colpite da intertrigine al proprio medico, suggerendo la necessità di un maggiore dialogo tra medico e paziente sull’argomento e sulle opzioni di trattamento:

  • Il 64% degli intervistati con malattia intertriginosa evita di mostrare al medico queste parti del corpo, principalmente a causa dell’imbarazzo (27%). I glutei sono la parte più comunemente colpita dalla malattia, ma l’81% dei pazienti in genere non li mostra al proprio medico.
  • Il 43% dei pazienti intertriginosi che utilizzano trattamenti diversi per le diverse parti del corpo colpite dalla psoriasi ha riferito di aver utilizzato farmaci senza averne prima discusso con il proprio medico e il 31% di utilizzare trattamenti più a lungo di quanto prescritto.

«La psoriasi nelle aree intertriginose può essere particolarmente impegnativa sia per quanti convivono con questa condizione che per i loro medici. Le persone non sono consapevoli o sono imbarazzate della loro psoriasi in queste aree ed evitano di mostrare o discutere i loro sintomi durante un esame» ha affermato Teri Greiling, professore associato e vicepresidente Dermatology Oregon Health & Science University. «Di conseguenza, non solo i pazienti continueranno a lottare con i loro sintomi fisici, ma proveranno spesso anche un disagio psicologico ed emotivo a causa della loro condizione. I risultati dell’indagine sottolineano la necessità di un dialogo più aperto tra i pazienti e i loro operatori sanitari quando si tratta della gestione della psoriasi in aree intertriginose».