Badanti viaggiatrici: l’idea della startup Badacare


Badanti viaggiatrici: un viaggio dalla Val D’Orcia ai piedi del Monte Rosa grazie alla startup Badacare. La storia di Ester P., 53enne di Carmagnola

badacare

Girare l’Italia da Nord a Sud pur continuando a lavorare, visitando posti incantati come il Monte Rosa e la Val d’Orcia senza perdere un solo giorno di occupazione. Non sono solo i nomadi digitali a poter viaggiare continuamente lavorando da qualsiasi luogo del mondo, oggi sono tantissime le professioni che consentono di spostarsi e lavorare allo stesso tempo. Un esempio? La storia di Ester P., 53enne di Carmagnola (TO) che di mestiere fa la badante. Ma come può un’assistente familiare viaggiare così tanto?

Con un figlio 24enne che sta ultimando la seconda laurea in fisioterapia, Ester fa da sempre la badante nel torinese, dove abita da quando è nata. Divorziata e spesso a casa da sola, Ester decide di approfittare della sua situazione familiare per rendersi disponibile a trasferte su tutto il territorio nazionale, nessun comune escluso, alla ricerca di tutte quelle meraviglie italiane che nel corso dei suoi 53 anni di vita non ha mai avuto l’occasione di vedere. Ad accompagnarla in tutti i viaggi Badacare (https://badacare.com/), startup innovativa a vocazione sociale che, grazie ad una piattaforma proprietaria, mette in contatto assistenti familiari di tutta Italia con famiglie alla ricerca di badanti professionisti ma soprattutto affidabili.

Ester collabora con Badacare ormai da tre anni, più o meno da quando, nel 2019, la startup è nata proprio nel territorio torinese all’interno dell’incubatore di startup dell’Università di Torino 2i3t. Così Ester inizia a viaggiare, trascorre mesi in Toscana in Val d’Orcia, poi va ai piedi del Monte Rosa dove ammira paesaggi mozzafiato: “quando guardavo fuori dalla finestra al tramonto vedevo la montagna che si tingeva di rosa, mi sembrava di vivere in una favola, io che sul Monte Rosa non ero mai stata pur avendolo sempre sognato. Era un sogno affacciarmi al balcone e vedere caprioli e camosci correre liberi nei prati”.

Ma non solo luoghi “remoti”. Ester trascorre mesi anche a Cremona e a Roma, e pur dovendo seguire i “suoi anziani” 24 ore al giorno, portandoli a fare qualche giretto sotto casa o al parco ha anche l’occasione di ammirare le bellezze della capitale, conoscere tutti i suoi angoli remoti e nel tempo libero visitare anche mostre e musei. “E’ vero che lavoro tutto il giorno con l’anziano che seguo, ma ogni passeggiata fuori o ogni momento libero che ho può diventare occasione per conoscere la città, sto vivendo tantissime vite, vivo in luoghi che non avrei mai immaginato di vedere e arrivo a sera stanca ma allo stesso tempo entusiasta”