Lavoro e differenze di genere: Internet annulla il gender gap?


Aumentano i precari in Italia ma non nelle cooperative: più di 8 addetti su 10 (85%) hanno un contratto stabile con assunzione a tempo indeterminato secondo Uecoop

Si parla sempre di più di differenze di genere per quanto riguarda il lavoro. Un discorso che in realtà non è soltanto tipicamente italiano, ma che bensì coinvolge diversi Paesi europei e non solo. Come qualcuno già saprà, il principio legato alla parità di retribuzione per uno stesso lavoro, o comunque di pari valore, è sancito da uno dei trattati più importanti dell’UE, risalente al 1957. Ciò, però, non significa che effettivamente venga messo in pratica: basti pensare che l’INAIL ha confermato come negli ultimi nove anni il gender gap sia diminuito, ma sia comunque abbastanza marcato (parliamo del 14,1% circa). Difatti, le donne guadagnano circa 0,86 cent in meno per ogni euro guadagnato dagli uomini.

Differenze Stati UE

Tra i vari Paesi UE ci sono delle differenze molto marcate. La differenza tra i salari in base al genere può variare significativamente: per esempio, in Paesi come Italia e Romania si assesta sul 19%, mentre in Lussemburgo è al 5%. Impressionante considerare come la stessa posizione nelle gerarchie influenzi il livello di retribuzione. Basti notare come meno dell’8% degli amministratori delegati delle aziende principali siano donne e che le maggiori differenze di retribuzione oraria sia quella dei manager (23% in meno per le donne). Difatti, le donne hanno più ore di lavoro a settimana rispetto agli uomini e dedicano più tempo ad attività non retribuite rispetto agli stessi.

Situazione italiana e lavoro sul web

In Italia, la situazione è peggiorata ulteriormente a causa della pandemia per quanto riguarda il tasso di disoccupazione e le differenze di genere correlate. Basti pensare che il 3,1% del calo di numero di occupati sia rappresentato proprio dalle lavoratrici. I periodi di lockdown hanno messo a dura prova diverse attività commerciali e ciò ha portato ad una fortissima espansione di attività strettamente correlate all’utilizzo della rete. Ma può proprio la rete essere la principale fautrice di una sorta di annullamento del gender gap?

Internet, sotto certi punti di vista, è uno strumento democratico, che non guarda in faccia a nessuno e che non si sottopone a caratteristiche di questo tipo. Le possibilità di investimento grazie alla rete sono ormai diventate praticamente infinite. Basti pensare al fatto che moltissimi settori abbiano ritrovato nuova vita grazie alla rete o siano cresciuti esponenzialmente.

Tantissime le attività che sono riuscite ad aumentare le proprie possibilità di espansione: tra queste, per esempio i casino online, come i migliori casinò online aams; ma anche gli e-commerce di vario tipo e le attività di blogger. In tutti questi casi parliamo di settori che ora si possono considerare colonne portanti dell’economia italiana. Grazie alla rete, la donna sta andando incontro ad una sorta di rivincita personale. Vediamo in che senso.

Il lavoro sul web è donna?

In passato era molto diffusa la credenza che le donne non fossero particolarmente amanti delle nuove tecnologie. Gli ultimi tempi, però, hanno totalmente smentito questa tesi. Le indagini recenti hanno dimostrato che l’utenza femminile in rete sia molto forte e in crescita costante. D’altronde, le donne dominano il settore degli e-commerce e dei social.

Sono sempre di più le influencer e le blogger, le quali lavorano grazie alla rete e fanno dei propri profili social un vero e proprio lavoro. Che si tratti di cucinare pietanze prelibate o magari vendere dei capi d’abbigliamento o delle opere d’arte, le donne sono molto più presenti sulla rete rispetto agli uomini. Ciò, potremmo dire, sta completamente annullando le differenze di genere legate agli stipendi, anche se i passi da fare sono ancora tanti e il percorso è ancora lungo. La strada, però, è quella giusta.