Finalmente in vacanza: estate 2022 a Consonno


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Le temperature salgono e il sole splende alto nel cielo, finalmente sta per arrivare l’estate! È il momento giusto per iniziare a pensare alle vacanze: mare, montagna o città? Meglio partire alla scoperta di nuove mete lontane o di località nostrane? Il Bel Paese pullula di luoghi da sogno, immersi nella natura o ricchi di storia, ma anche testimoni di storie del tutto particolari. Come nel caso di Consonno, una frazione del comune di Olginate, in provincia di Lecco. L’ex borgo brianzolo, in seguito divenuto la Las Vegas italiana, è oggi un’affascinante città abbandonata tutta da scoprire. Perché non lanciarsi in un’avventura frizzante e insolita all’insegna dello charme che avvolge i luoghi fantasma? Questo articolo è dedicato a chi desidera visitare Consonno e vuole conoscerne la storia, le principali attrazioni e i modi migliori per raggiungerla con i diversi mezzi di trasporto.

La storia di Consonno

Consonno è una località lombarda situata a 634 metri sopra al livello del mare e, poiché è uno dei punti più alti della zona, consente di osservare in maniera chiara il percorso dell’Adda. L’antico borgo era di dimensioni ridotte e, per diversi secoli, ospitò circa un centinaio di abitanti. Tuttavia, in seguito alla seconda guerra mondiale, il numero di persone che ci viveva calò drasticamente e, negli anni sessanta, l’imprenditore Mario Bagno prese le redini della situazione. Decise infatti di acquistare Consonno e di trasformarla in un vero e proprio paese dei balocchi. Per farlo, rase completamente al suolo il borgo antico, fatta eccezione per la chiesa di San Maurizio, risalente al XIII secolo, la canonica e un piccolo cimitero.

Bagno fece costruire una strada che collegava Consonno a Olginate, oltre a numerose opere ispirate alle più svariate culture, una balera, un albergo di lusso, ristoranti, un centro commerciale, un castello medievale, il celebre minareto, impianti sportivi, un luna park e un giardino zoologico. La Las Vegas brianzola divenne presto nota tra i personaggi di spicco dell’epoca e gli striscioni che accoglievano i visitatori recitavano frasi come “A Consonno il cielo è più azzurro”. Purtroppo, i devastanti lavori di demolizione e la realizzazione degli edifici avevano indebolito il suolo, che cedette a una prima frana provocata dalle grandi piogge nel 1966 e, infine, nel 1976, causando l’abbandono definitivo di Consonno. Oggi, i resti della città dei balocchi sono ancora visitabili, sebbene siano stati pesantemente danneggiati nel corso degli anni e il territorio non sia del tutto agibile.

Cosa vedere a Consonno

Visitare Consonno è una vera e propria avventura, con tutte le sue attrazioni abbandonate e con le iniziative che hanno preso vita nell’ultimo periodo. Tra una passeggiata e l’altra, o quando si rientra in albergo, l’ideale è richiamare lo spirito di Las Vegas giocando a poker, baccarat o blackjack in un casino online, comodamente dal computer o dallo smartphone. E ora partiamo alla scoperta di Consonno!

Il minareto

Il minareto, dallo stile arabeggiante, è il simbolo di Consonno e si innalza sul lungo edificio principale, un’ex galleria commerciale. La guglia è stata progettata con l’intento di rendere la struttura memorabile e riconoscibile da lontano. Oggi, il minareto è pericolante ed è sconsigliato accedervi.

Centro commerciale

Il centro commerciale faceva parte complesso, anch’esso arabeggiante, che ospita il minareto. Al suo interno sorgevano diversi negozi, di cui ora rimangono solo pochi resti, che lasciano intuire il passato glorioso della struttura. Gli spazi della galleria commerciale sono oggi parzialmente accessibili, con le dovute precauzioni.

Appartamenti sotto al minareto

Il primo e il secondo piano dell’edificio che ospitava la galleria commerciale erano occupati da appartamenti per le vacanze, all’epoca decorati da arredi opulenti e finestre in stile orientale. Questi alloggi si sommavano a quelli del Grand Hotel Plaza, ora completamente distrutto. Grazie all’assenza di porte e finestre, oggi è possibile visitare gli appartamenti.

Balera

Di fronte al minareto è situata una grande sala da ballo all’aperto, la balera. Al tempo nota come “Salone delle feste”, la balera ha visto l’avvicendarsi di un elevato numero di persone. Oggi, di questo luogo sfarzoso rimangono solo un pavimento dissestato, parti delle strutture che ne delineavano il perimetro e i segni della natura che, lentamente, riprende possesso del territorio.

Chiesa di San Maurizio

La chiesa di San Maurizio è tra le pochissime strutture “sopravvissute” alla distruzione dell’antico borgo. Progettata per ospitare circa cinquanta persone, la chiesa di San Maurizio è stata realizzata in stile romanico intorno al XIII secolo, è dotata di un portico davanti all’ingresso, di un piccolo campanile e di un portico sulla facciata esterna.

Consonno oggi

Oggi, Consonno è un paesino fantasma, ma un’associazione di ex abitanti e altre iniziative continuano a tenerla in vita. Per esempio, ogni domenica è possibile visitare il Bar De La Spinada, aperto tutto il giorno, oppure a Pasquetta c’è l’occasione di rivivere i vecchi tempi grazie al mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici. Il 22 settembre si celebra la festa di San Maurizio, il patrono di Olginate, mentre i primi giorni di ottobre viene organizzata la Burrolata, un evento autunnale all’insegna di castagne e vin brulé. E non dimentichiamo che Consonno è anche la patria del Nascondino World Championship!

Come arrivare a Consonno

Per arrivare a Consonno, è possibile percorrere la strada che sale da Olginate, aperta a orari prestabiliti che variano durante l’anno e ancora decorata dai cartelli originali, oppure quella che giunge da Villa Vergano. Se non si possiede un’auto, Consonno è raggiungibile in treno da Milano: dopo essere scesi a Calolziocorte-Olginate, è necessario camminare circa un’ora. Infine, da Lecco sono disponibili degli autobus per Colle Brianza che lasciano al bivio con Consonno.

Consonno è un posto affascinante e ancora tutto da scoprire! Una meta ideale per chi desidera trascorrere l’estate in modo diverso e avventuroso, immergendosi nello sfarzo dei tempi passati e nel fascino delle città fantasma.