Adolescenti esposti a fumo passivo: l’importanza della dieta


Una dieta salutare è associata a minori rischi di andare incontro a sibili respiratori negli adolescenti esposti in maniera rilevante al fumo passivo

smettere di fumare fumo passivo

Stando ai risultati di uno studio pubblicato su Annals of the American Thoracic Society, il consumo di una dieta salutare sembra associarsi a minori rischi di andare incontro a sibili respiratori negli adolescenti esposti in maniera rilevante al fumo passivo. Il risultato apre interessanti prospettive in termini di salute pubblica in quanto il problema del fumo passivo è particolarmente importante dato che, stando ad alcune stime relative al biennio 2013-14, ha interessato quasi 9 milioni di adolescenti negli Usa.

Lo studio
I ricercatori hanno preso in considerazione 7.026 adolescenti Usa non fumatori (mediana età: 13,4 anni; 50,8% di sesso maschile) reclutato nella National Health and Nutrition Examination Survey 2003-2012. Nello specifico, è stata valutata la qualità della dieta mediante l’impiego del the Healthy Eating Index 2010 (NdR: HEI= una metrica basata su punteggi che può essere utilizzata per determinare la quaità complessiva della dieta, come pure la qualità di alcuni componenti specifici del regime alimentare, indipendentemente dalla quantità assunta dei singoii elementi).

Utilizzando questo indice, è stata effettuata una stratificazione degli adolescenti dello studio in quintili – da dieta peggiore a dieta qualitativamente migliore.

Inoltre, i ricercatori hanno misurato l’esposizione ambientale al fumo di sigaretta in base ai livelli sierici di cotinina – elevati (>2,99 ng/ml) o ridotti (2,99 ng/ml) (NdR: la cotinina è un metabolita della nicotina ed è il biomarcatore solitamente utilizzato per misurare l’esposizione al fumo attivo e passivo).

L’outcome primario dello studio era rappresentato dalla presenza di sintomatologia respiratori (sibili e tosse) nel corso dell’anno precedente.

Dall’analisi dei dati è emersa l’esistenza di un’interazione statisticamente significativa tra la qualità della dieta e i livelli sierici di cotinina sui sibili respiratori (p=0,011).

In particolare, gli adolescenti con livelli sierici elevati di cotinina e ricorso ad una dieta qualitativamente migliore  erano quelli a minor rischio di sibili respiratori rispetto agli adolescenti sottoposti a diete meno salutari (OR= 0,1; IC95%= 0,02-0,1) nei modelli stratificati in base ai livelli sierici di questo biomarcatore.

I ricercatori, invece, non hanno rilevato differenze significative relativamente ad altri sintomi respiratori negli adolescenti con livelli sierici ridotti di cotinina in base al tipo di dieta utilizzata.

In un sottogruppo di 3.166 adolescenti dei quali erano noti anche i dati spirometrici, gli autori dello studio hanno documentato l’esistenza di un trend al miglioramento della funzione polmonare in concomitanza con il miglioramento della qualità della dieta, pur in assenza di significatività statistica.

Da ultimo, non sono state osservate associazioni statisticamente significative tra la qualità della dieta e la sintomatologia respiratoria e nessuna modifica di effetto, in base all’esposzione al fumo passivo, tra la qualità della dieta e la funzione polmonare.

Riassumendo
A detta degli autori, lo studio da loro effettuato è stato il primo ad aver studiato l’intersezione tra la qualità della dieta e l’esposizione al fumo passivo sugli outcome respiratori negli adolescenti, ed enfatizza la necessità di un approccio basato sull’esposizione ambientale per comprendere meglio i fattori determinanti della salute respiratorie nelle popolazioni vulnerabili. Tra i limiti metodologici intrinseci dello studio ammessi dagli stessi autori si segnalano il disegno cross-sectional e l’esclusione dallo studio degli adolescenti che erano stati fumatori attivi nel passato.

Bibliografia
Wang JG, et al. Ann Am Thorac Soc. 2022;doi:10.1513/AnnalsATS.202107-837OC.
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