Fuori il nuovo romanzo di Pola Oloixarac


Pola Oloixarac, pseudonimo di Paola Caracciolo, in libreria con il nuovo romanzo intitolato “Ritratto di giovane donna con mostri”

Pola Oloixarac

Ritratto di giovane donna con mostri, un romanzo tagliente, ironico, originale, di una scrittrice argentina che farà molto parlare di sé, che esce per Ponte alle Grazie.

Il libro: Mona è peruviana, ha scritto un romanzo di grande successo, è incline a un’ironia feroce e all’abuso di alcol e psicofarmaci e al momento vive in California, dove è apprezzata dal mondo accademico soprattutto in quanto «donna e di colore». Quando viene inaspettatamente candidata al più importante premio letterario d’Europa, intravede la possibilità di sfuggire alla sua «cattività» americana e alla quotidiana spirale di autodistruzione. Si trova così proiettata in un piccolo villaggio svedese non lontano dal Circolo polare, fra l’improbabile comunità internazionale dei letterati in gara per il premio: vengono dal Giappone, dalla Francia, dall’Armenia, dall’Iran, dalla Colombia, a formare uno zoo di vetro al cui interno fanno ciò che fanno di solito gli scrittori: si scambiano complimenti e pettegolezzi, coltivano invidie, mescolano riflessioni letterarie e sesso occasionale. Ma Mona sembra vedere attorno a sé le tracce inspiegabili di una violenza che non riesce a identificare – o sono i suoi demoni che l’hanno seguita fin lì? Segni inquietanti si susseguono fino all’apocalittico scioglimento… Spietato, divertentissimo, corrosivo: come ha scritto «Esquire», Ritratto di giovane donna con mostri – in corso di traduzione presso una dozzina fra i migliori editori internazionali – è «la prova più audace di una fra le più straordinarie scrittrici contemporanee».

L’autrice

Pola Oloixarac (pseudonimo di Paola Caracciolo) è nata a Buenos Aires nel 1977. Il suo romanzo d’esordio, Le teorie selvagge, è stato un bestseller in Argentina e in molti altri paesi. Nel 2010 «Granta» l’ha inserita fra le migliori giovani scrittrici di lingua spagnola. Oloixarac collabora regolarmente con il «New York Times», il «Telegraph» e «Rolling Stone».