Il sindaco di Cana invita Papa Francesco alla grotta di Gesù


Dal sindaco di Cana un dossier per mostrare al Papa la grotta di Gesù: “Abbiamo chiesto al Santo Padre di venire a giugno”

grotta di gesù

“Abbiamo bisogno che il mondo conosca la storia di Cana. Il sito dove si trova la grotta, proprio quella in cui viveva Gesù, nel 2000 è stata inaugurata dopo che sono stati fatti dei lavori. Cana è la città santa dove Gesù ha vissuto fuggendo dalla Palestina ed è anche città dei martiri per il massacro del 1997, quando è scoppiata la guerra tra Israele e Libano, e più di 108 bambini e donne sono stati uccisi mentre cercavano rifugio nella base di Unifil; il secondo massacro è stato nel 2006 con 86 donne e bambini uccisi. Ci sono ancora le tombe per mostrare cosa ha fatto il nemico israeliano in queste terre”. Il sindaco di Cana, Mohamad Kresht, musulmano di Amal, ha spiegato alla stampa italiana, questa mattina, la storia delle grotte di Cana e quella “guerra”per la verità che come sempre non risparmia, anzi, i luoghi sacri di questa terra contesa. “Cana è diventata anche meta di pellegrinaggi. Abbiamo fiducia- ha detto- che questa sia la vera Cana, anche se abbiamo una lotta con i vicini. I nostri studiosi con un dossier presentato al Papa hanno mostrato che questa è la vera Cana di Galilea attraverso alcuni dati come, tra le altre cose, la distanza con Sidone e la  tomba del padre di Maria, la Madonna” come elementi di prova. “Attendiamo risposta”, ha aggiunto il sindaco che durante la visita e’ stata accompagnato da un’ archeologa esperta del sito che ha spiegato le raffigurazioni del tempo rimaste incise nelle rupi intorno alla grotta sacra.

Cana, spiega la Dire (www.dire.it), è la terza città sotto l’unione delle municipalità di Tiro che è la provincia di riferimento. Qui la convivenza tra musulmani sciiti, la maggioranza, e i cristiani e’ pacifica. Le Cana rivendicate sarebbero addirittura quattro, “quella palestinese- ha detto l’uomo musulmano che fuori dal sito vende i classici souvenir religiosi- non e’ quella vera, ma questa che è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo”.  “Il 12 di giugno viene il Papa in Libano, forse tre giorni- ha detto ancora il sindaco di Cana- abbiamo chiesto al governo di portare qui il Santo Padre ma ci crediamo poco che accadrà. Se viene qui riconosce questa Cana e in questo conflitto per il riconoscimento non vorremmo creare problemi”.