Migranti: Fabrice Leggeri di Frontex dà le dimissioni


Migranti, si dimette il direttore di Frontex Fabrice Leggeri dopo l’inchiesta dell’anti-frode. Sarà sostituito dalla vice-direttrice Aija Kalnaja “con effetto immediato”

fabrice leggeri

Sono state accolte le dimissioni del direttore di Frontex Fabrice Leggeri, che sarà sostituito dalla vice-direttrice Aija Kalnaja “con effetto immediato” e che quindi ora “non è più necessario l’avvio di ulteriori procedimenti” in merito ai risultati di un’inchiesta aperta dall’Ufficio europeo per l’anti-frode (Olaf). A darne notizia in una nota – in cui il nome di Leggeri non viene mai citato – è l’agenzia per la sicurezza delle frontiere esterne dell’Ue, Frontex, al termine di una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione che si è svolta ieri e oggi nel quartier generale di Varsavia, in Polonia.

Già da stamani circolavano voci sulla decisione di Leggeri di lasciare l’agenzia, una decisione comunicata ieri al Consiglio e che però stamani l’ufficio comunicazione di Frontex all’agenzia Dire aveva dichiarato “non veritiera”. La stampa internazionale aveva già collegato le dimissioni di Leggeri alle prime conclusioni emerse il 15 febbraio scorso dall’inchiesta che l’Olaf – un organismo istituito con mandato europeo per monitorare sugl interessi finanziari dell’Ue – ha aperto lo scorso anno contro Frontex.

La nota diffusa dall’agenzia conferma che la riunione straordinaria di ieri e oggi è stata convocata proprio “alla luce delle indagini dell’Ufficio europeo per la lotta alle frodi nei confronti di tre membri del personale di Frontex (…) al fine di decidere le fasi successive. In tale riunione- si legge ancora- il direttore esecutivo ha avuto l’opportunità di commentare i risultati contenuti nella relazione dell’Olaf. Nel primo giorno della riunione, ha reso nota la sua decisione di dimettersi da tutte le sue funzioni con effetto immediato e la sua intenzione di cessare il suo rapporto di lavoro nell’Agenzia. Il consiglio di amministrazione ha preso atto delle sue intenzioni e ha concluso che il rapporto di lavoro è pertanto terminato.

In considerazione delle dimissioni del direttore esecutivo”, prosegue la nota di Frontex, “il consiglio di amministrazione ha deciso che l’avvio di ulteriori procedimenti contro il direttore esecutivo in relazione alla relazione dell’Olaf del 15 febbraio 2022 non è più necessario, poiché l’esito di tali procedimenti non influirà più sulla posizione del direttore esecutivo”.

La nota prosegue annunciando che il posto di Leggeri sarà assegnato ad interim ad “Aija Kalnaja, in quanto vicedirettore esecutivo più anziano” e che sono già stati presi contatti con le istituzioni dell’Ue per avviare “la procedura di selezione” del nuovo direttore. La nota conclude annunciando che “il consiglio di amministrazione adotterà anche i passi previsti dalla legge per quanto riguarda gli altri due membri del personale menzionati nella relazione dell’Olaf”.

Come spiega la Dire (www.dire.it) non è il solo procedimento legale che Frontex è chiamata ad affrontare: l’ong tedesca Sea-Watch ha denunciato l’agenzia presso il Tribunale dell’Unione europea per un caso di respingimento di un barcone di migranti alla deriva verso la Libia di cui sarebbe stata testimone nel luglio scorso. In quell’occasione, sarebbe stato permesso alla guardia costiera libica di trarre in salvo i naufraghi sebbene la nave Sea-Watch 3 fosse il natante più vicino e quindi quello adatto a compiere l’intervento di salvataggio, come previsto dal diritto del mare. L’organizzazione accusa Frontex di non aver divulgato il contenuto dei documenti relativi a quell’intervento, sostenendo che proverebbero la complicità dell’agenzia nel respingimento dei profughi verso un Paese dichiarato non sicuro per le persone in fuga.