La Russia addestra delfini per difendere le navi a Sebastopoli


Militari russi stanno addestrando delfini per difendere la flotta di Sebastopoli, in Crimea: lo afferma l’Istituto navale americano (Usni)

Nella baia di Wakayama al via la discussa caccia ai delfini

Delfini addestrati dai militari per difendere la flotta di Sebastopoli, in Crimea. E’ quanto afferma l’Istituto navale americano (Usni), che sulla base di alcune immagini satellitari, ha concluso che la Russia ha schierato dei cetacei per sventare eventuali attacchi sottomarini. Secondo l’esperto dell’Usni, H.I. Sutton, sarebbero già stati installati due recinti galleggianti nel porto della città sul Mar Nero.

Delfini ‘militari’

Sebbene possa sembrare fantascientifico, anche la marina militare americana ha un programma di addestramento dei delfini, tutt’ora attivo. Grazie alle loro capacità di ecolocalizzazione possono individuare facilmente oggetti sottomarini, come le mine.
Il programma dell’US Navy è nato ai tempi della Guerra Fredda, quando anche l’ex Unione Sovietica aveva iniziato l’addestramento dei delfini a Sebastopoli. Come riporta The Guardian, il progetto era andato in fumo con il crollo dell’URSS negli Anni 90 e solo nel 2012 era stato ripreso in mano dall’Ucraina. Ma con l’invasione della Crimea da parte delle truppe russe nel 2014, i delfini ‘militari’ sono finiti nelle mani di Mosca.

Oltre ai delfini, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), la Russia potrebbe aver addestrato anche un beluga. Il cetaceo fu avvistato in Norvegia nel 2019 e la sua storia fece il giro del mondo.