Asma nei bimbi: nuovi dati sull’uso di omalizumab


Asma: nuovo studio su omalizumab in bambini con livelli sierici pre-trattamento di IgE superiori a quelli raccomandanti nelle indicazioni attuali sull’impiego del farmaco

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L’impiego di omalizumab in bambini asmatici e livelli sierici pre-trattamento di IgE superiori a quelli raccomandanti nelle indicazioni attuali sull’impiego del farmaco in questa popolazione di pazienti si associa ad un miglioramento della funzione polmonare, ad un crollo delle visite in Medicina d’Urgenza e ad un minor impiego di corticosteroidi sistemici.

Queste le conclusioni di uno studio pubblicato nel corso del recente Congresso annuale dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, tenutosi il mese scorso a Phoenix, in Arizona (Usa).

Entrando nei dettagli, i ricercatori hanno cercato di valutare l’impiego di omalizumab in pazienti con asma pediatrico i cui livelli sierici di IgE pre-trattamento erano al di sopra del range terapeutico approvato per la fascia di età considerat (>1300 IU/ml nei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e >700 IU/ml in quelli ≥12 anni).

Lo studio, avente un disegno retrospettivo, ha valutato la funzione polmonare, il tasso di visite in Medicina d’Urgenza, le ospedalizzazioni e l’impiego di corticosteroidi sistemici 12 mesi prima e dopo l’inizio del trattamento con il farmaco biologico.

Sono stati reclutati nella sperimentazione 11 piccoli pazienti di età inferiore ai 12 anni e 6 pazienti al sopra di questa età.

L’età media del campione pediatrico era di 10,35±3,89 anni, con livelli medi sierici di IgE totali pre-trattamento pari a  2763±1600 UI/ml.

Risultati principali

I ricercatori hanno osservato che la percentuale media dei FEV1 predetta era aumentata in modo significativo, passando dall’87,1% nel periodo precedente l’impiego di omalizumab al 96,2% nel periodo seguente l’impiego del farmaco (p=0,03).

Inoltre, il flusso espiratorio forzato nel range 25%-75% è aumentato in modo significativo, passando dal 67,8% nel periodo pre-omalizumab all’83,7% nel periodo post-omalizumab (p=0,01).

Da ultimo, le visite in Medicina d’Urgenza si sono drasticamente ridotte, passando da 2,4±3,2 visite per anno pre-omalizumab a 0,7±1,7 visite per anno post-omalizumab (P =0,0002).

Non sono state riferite variazioni statisticamente significative delle ospedalizzazioni per anno tra il periodo pre-omalizumab e quello post-omalizumab.

L’impiego di steroidi sistemici si è ridotto in modo significativo, passando da 3,7±3,4 cicli per anno pre-omalizumab a 1,4±1,8 cicli per anno post-omalizumab (P <0,0001).
Alla luce di questi risultati, pertanto, i ricercatori hanno concluso che l’impiego di omalizumab nei bambini asmatici e livelli sierici elevati pre-trattamento di IgE si associa ad un deciso miglioramento degli outcome.

Bibliografia
Atkinson C et al. Omalizumab treatment is associated with improvement in outcomes in children with asthma despite pretreatment with serum IgE exceeding dosing guidelines. Presented at: American Academy of Allergy, Asthma & Immunology (AAAAI) 2022 Annual Meeting; February 25–28, 2022; Phoenix, AZ. Abstract 047.