Guerra e riarmo: EuropeforPeace lancia un sondaggio


I cittadini europei vogliono guerra e riarmo? Ecco il sondaggio promosso dalla campagna EuropeforPeace, che si può compilare online

ucraina kramatorsk

Ma i cittadini europei sono d’accordo”? È la domanda chiave di un sondaggio internazionale lanciato, sottolineano i suoi promotori, mentre “la propaganda di guerra tenta di giustificare in tutti i modi l’intervento militare e la necessità per i Paesi di dedicare ingenti somme agli armamenti”. Il contesto è quello del conflitto in Ucraina, cominciato con l’offensiva russa del 24 febbraio. “Uno scontro che si svolge in Europa ma i cui interessi sono internazionali” si denuncia in una nota; “uno scontro che rischia di diventare la Terza guerra mondiale nucleare”.

L’iniziativa, alla quale è possibile partecipare online all’indirizzo https://www.surveylegend.com/s/43io, è promossa dalla campagna EuropeforPeace ed è rilanciata in Italia tra gli altri dall’agenzia di stampa internazionale Pressenza.

“PREFERIRESTI SPENDERE I SOLDI DELLE ARMI PER LA SALUTE?”

Diverse le domande alle quali si può rispondere: Sei d’accordo che il tuo Paese invii armi all’Ucraina? Vorresti che il tuo Paese e l’Europa assumessero un ruolo diplomatico neutrale per risolvere il conflitto in modo non violento, come i Corpi civili di pace? Sei d’accordo che il tuo Paese aumenti le spese militari? Preferiresti spendere quei soldi in educazione e salute, per esempio? Vorresti che il tuo Paese firmasse il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpan)?

“LA VOCE DEGLI EUROPEI NON VIENE ASCOLTATA”

I promotori di EuropeforPeace, una campagna nata in occasione del Forum umanista a Lisbona nel 2006, denunciano: “C’è una guerra in casa e la voce dei cittadini europei non viene consultata o peggio è oscurata se fuori dal mainstream“. Lo scopo del sondaggio, allora, “è di dar voce a chi non viene interpellato, per contarci e capire quanti in Europa credono nel potere delle armi e quanti credono che la forza della nonviolenza sia l’unica soluzione per un futuro comune”.

L’OBIETTIVO È ARRIVARE AL PARLAMENTO EUROPEO

L’iniziativa, spiega la Dire (www.dire.it), prevede più tappe. “Il sondaggio è in quattro lingue“, sottolineano gli animatori della campagna, “e si propone l’obiettivo di raggiungere milioni di voti in tutt’Europa per portarne l’esito al Parlamento europeo e ribadire che il popolo è sovrano anche quando sceglie la nonviolenza, l’educazione e la sanità, piuttosto che guerra e armi”.