Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici in ansia per l’export


Aumento dei costi energetici e blocco dell’export per la guerra in Ucraina: Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici, insieme con i sindacati lanciano un appello al Governo

assocalzaturifici

Provvedimenti immediati in favore delle aziende che subiscono gli effetti diretti e indiretti del conflitto tra Russia ed Ucraina: lo chiedono le imprese del tessile-abbigliamento e delle calzature, insieme ai sindacati di categoria, in un documento inviato al Ministero del lavoro.

In realtà le situazioni di crisi che Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici, insieme con i sindacati Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil, vogliono denunciare sono due. La prima è relativa alle fasi produttive che richiedono un grande consumo di energia, mentre si assiste a un aumento esponenziale dei costi energetici. Di fatto, questo sta costringendo a interrompere o a limitare fortemente le lavorazioni, “per non compromettere il loro equilibrio economico, già gravemente pregiudicato dagli incrementi di costo avvenuti nei mesi scorsi”.

Preoccupa inoltre la situazione di quelle aziende che esportano una parte significativa dei loro prodotti finiti in Russia e nei Paesi limitrofi che, a seguito delle sanzioni dirette e indirette “sono costrette a bloccare le spedizioni già pronte e a cessare la lavorazione delle commesse già acquisite”. A essere più colpite sono soprattutto le piccole e medie imprese, mentre i grandi gruppi sono più diversificati, sia per la tipologia di lavorazioni, sia per i mercati di sbocco rispetto ai quali la Russia può rappresentare una percentuale modesta dell’export totale.

Nel caso di Pmi molto esposte al mercato russo, solitamente con prodotti di alta gamma, lo stop alle esportazioni nell’area non potrà, nel breve periodo, essere recuperato con l’espansione in altri mercati, “per cui il fermo produttivo diventa una necessità”. Con l’intento di salvare le imprese e i posti di lavoro, le associazioni del tessile-moda e accessori e i sindacati chiedono al Governo un ammortizzatore sociale straordinario sul modello della Cassa Covid, da mettere subito a disposizione delle aziende interessate dalle situazioni di crisi, che escluda i costi accessori e i limiti temporali previsti per la Cig ordinaria e straordinaria.