Guerra in Ucraina: Unicef lancia il kit “Compagni di classe”


Guerra in Ucraina: Unicef lancia il kit “Compagni di classe” per promuovere a scuola l’inclusione dei bambini in fuga dall’Ucraina giunti in Italia

corridoi umanitari

Per promuovere e facilitare l’inclusione nelle scuole dei bambini e delle bambine ucraini e in generale di qualsiasi bambino proveniente da altre realtà, l’UNICEF Italia ha realizzato il nuovo Kit “compagni di classe”, uno strumento che contiene indicazioni, idee e consigli sull’accoglienza e l‘inclusione.

Il Kit è composto da una sezione di mediazione linguistica, realizzata con il contributo di Daniela Comandini –  per facilitare la comunicazione, che comprende un breve glossario italiano-ucraino con frasi base per esprimere i propri bisogni;  fogli con disegni e parole rappresentanti diversi ambiti della vita quotidiana (emozioni, numeri, scuola, casa, alimentazione…) e la proposta di una serie di attività ed esercizi che coinvolgano tutta la classe, con l’obiettivo di utilizzare linguaggi comprensibili e validi per l’accoglienza e l’integrazione dei nuovi compagni, dei loro bisogni e delle loro emozioni.

Tra i materiali UNICEF sono stati inseriti i due documenti elaborati per aiutare scuole e famiglie a parlare del tema del conflitto e la versione del poster delle icone della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in ucraino, in cui sono riportati in breve gli articoli anche in questa lingua.

“I bambini dell’Ucraina stanno vivendo qualcosa che ritenevamo impensabile. Nella fuga dal loro paese stanno portando anche i traumi che hanno vissuto” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Come UNICEF sin dal primo momento ci siamo attivati per garantire loro tutto il supporto necessario ed ora è importante che anche nelle scuole italiane vengano guidati in un percorso di integrazione e socialità che li aiuterà a elaborare le dolorose esperienze vissute e ritrovare un senso di normalità. Con il Kit ‘Compagni di classe’ vogliamo fornire uno strumento utile per i bambini, ma anche per gli educatori che si trovano ad affrontare un momento così delicato e importante che può creare legami solidi e duraturi.”