Istituito l’Anno europeo della cultura ucraina


Consiglio d’Europa, Franceschini: istituito l’Anno europeo della cultura ucraina. Decisione approvata al termine della ministeriale cultura

Consiglio d’Europa, Franceschini: istituito l’Anno europeo della cultura ucraina. Decisione approvata al termine della ministeriale cultura

“Su proposta della presidenza italiana, il Consiglio d’Europa ha istituito l’Anno europeo della cultura ucraina”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, annuncia, al termine dei lavori della conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa tenutasi oggi al Palais d’Europe di Strasburgo sotto la presidenza italiana, l’approvazione della dichiarazione sulla aggressione russa all’Ucraina che, condannando la distruzione del patrimonio culturale e le violazioni dei diritti umani fondamentali compreso quello di partecipare alla vita culturale, impegna i paesi membri a un insieme di azioni concrete a sostegno di Kiev.
L’Ucraina riceverà l’assistenza necessaria ad affrontare le minacce al proprio patrimonio culturale e la necessità di preservarlo, attraverso ogni possibile strumento tecnico e legale offerto dalle convenzioni in campo culturale. In collaborazione con le principali organizzazioni internazionali, verrà elaborato un piano per lo sviluppo delle capacità necessarie alla messa in sicurezza del patrimonio culturale mobile, immobile e immateriale messo in pericolo dalla guerra. Artisti, intellettuali, scienziati e professionisti del settore creativo provenienti dall’Ucraina verranno aiutati attraverso programmi di cooperazione culturale. I profughi ucraini riceveranno assistenza anche attraverso il dialogo interculturale. Verranno infine sostenute, come annunciato dal Ministro, le iniziative necessarie a realizzare l’Anno europeo della cultura ucraina, coinvolgendo i profughi ucraini.
Il Ministro Franceschini ha sottolineato infine come la dichiarazione esprima piena consapevolezza riguardo il fatto che “in tempo di guerra la cultura è spesso un obiettivo deliberato e che cancellare le tracce culturali del passato equivale a distruggere la memoria delle persone, creando un danno permanente all’identità degli individui”.