Long Covid, il vaccino riduce la gravità e l’impatto


Long Covid: vaccinarsi può aiutare chi soffre dei sintomi a lungo termine della malattia, come stanchezza, emicrania, difficoltà respiratorie

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Vaccinarsi contro il Covid può aiutare chi soffre dei sintomi a lungo termine della malattia, come stanchezza, emicrania, difficoltà respiratorie o dolori muscolari. La vaccinazione, infatti, ha ridotto la gravità e l’impatto sulla vita dei pazienti che riportano sintomi persistenti dell’infezione da Sars-Cov-2. Questi i risultati emersi da un recente studio pubblicato in pre-print sul server Research Square di Nature. Oltre l’85% dei pazienti con long Covid lamentano di sintomi persistenti anche dopo un anno dall’esordio e non c’è un trattamento, se non la riabilitazione multidisciplinare.

E’ stato ipotizzato che la vaccinazione contro Sars-CoV-2 possa aiutare a migliorarne la condizione, anche se ci sono poche prove a sostegno. Per valutarlo, i ricercatori dell’Université de Paris hanno analizzato i dati di 910 adulti (con età media di 47 anni e per l’80% donne) che hanno riportato la persistenza dei sintomi dopo più di tre mesi dall’infezione. Di questi, 455 avevano fatto almeno una dose di vaccino e altrettanti no. A distanza di 120 giorni dalla somministrazione, la vaccinazione ha ridotto il numero di sintomi, la percentuale di pazienti con uno stato sintomatico ‘inaccettabile’ e ha raddoppiato il tasso di remissione (da 1,23 a 3,15): circa il 16,6 e il 7,5 % dei pazienti, rispettivamente nelle coorti di vaccinazione e di controllo, ha avuto la remissione di tutti i sintomi. Nel gruppo dei vaccinati, due (0,4%) pazienti hanno riportato gravi eventi avversi che hanno richiesto il ricovero. La vaccinazione, concludono i ricercatori, “potrebbe ridurre la gravità del long Covid e il suo impatto sulla vita quotidiana. Il verificarsi di solo due gravi effetti avversi nei pazienti che ne soffrono, suggerisce che i vaccini Sars-CoV-2 sono sicuri per loro”. Tre, secondo il team, le ipotesi sulle cause del long Covid: “un serbatoio virale persistente, a una stimolazione del sistema immunitario dovuta alla presenza di frammenti virali o autoimmunità dovuta all’infezione”.