Dopo 2 anni di mascherine corsa ai ritocchi spiana rughe


L’intervento del chirurgo plastico Daniele Spirito relativo alla corsa ai ritocchi spiana rughe dopo due anni di mascherine

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Stop allo stato di emergenza dal prossimo 31 marzo e, progressivamente, potremo dire addio alle mascherine. Se, infatti, quelle all’aperto non sono già più obbligatorie, si pensa a bandire quelle al chiuso tra qualche settimana. E così è corsa al ‘ritocchino’, soprattutto per il ringiovanimento del viso, in vista del post pandemia. “Stiamo ricevendo tantissime richieste per trattamenti e interventi di chirurgia plastica per affrontare con una nuova freschezza la primavera e l’estate – spiega Daniele Spirito, specialista in chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Milano – La fine dello stato di emergenza segna, psicologicamente, una rinascita e sono molte le donne, ma anche egli uomini, che sentono il bisogno di un cambiamento anche sul lato fisico. Senza dimenticare che l’utilizzo prolungato delle mascherine in diversi casi potrebbe avere comportato dei danni all’invecchiamento della pelle e la comparsa di rughe”.

Quali sono allora gli interventi più richiesti, prima che si abbandonino definitivamente i dispositivi di protezione anche nei luoghi chiusi?

“Naso, labbra, zigomi e mento sono i punti più critici, ma anche il collo rientra tra le zone da preservare – afferma l’esperto – Un aiuto arriva, innanzitutto, dal minilifting composito, innovativa tecnica di lifting facciale meno invasiva e più duratura di un lifting classico, che agisce su collo, guancia e zigomo, con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido. Si effettua una piccola incisione davanti al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 cm del sottocute. Si fa ingresso nei piani profondi e i tessuti si riposizionano verso l’alto, l’esposizione è minima, la cicatrice quasi invisibile. L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione in regime di day hospital. L’intervento dura circa un’ora e il post operatorio prevede solo 24 ore di bendaggio e 4 giorni di medicazione adesiva. I punti di sutura sono rimossi dopo 7 giorni. Il viso appare più giovane di dieci anni”.

“Molto richieste sono anche le micro-protesi facciali con effetto riempitivo per naso, zigomi e labbra – prosegue ancora Spirito – Si tratta di piccoli impianti in silicone duro che armonizzano e ringiovaniscono il volto in modo mininvasivo: in caso di naso molto sceso la protesi poste alla base delle narici permettono di rialzare tutta la regione, in caso di labbra molto sottili, in alternativa al filler, restituiscono una bocca carnosa e sensuale dall’effetto permanente e naturale. Ma le mascherine incidono molto anche sulla respirazione della pelle, tanto a 30 anni quanto a 50, con la differenza che con il passare dell’età la rigenerazione cellulare rallenta. Sono vari i trattamenti di medicina estetica per stimolare le cellule epiteliali e ottenere maggiore levigatezza e luminosità: oltre al laser microfrazionato, il silicio ripristina la tensione epiteliale; laddove esistono rughe il trattamento con dermapen (microaghi applicati ad un rotore, senza anestesia) fornisce risultati dalla prima seduta; per il volume invece acido ialuronico a diverse concentrazioni o botulino. In caso di pelle giovane ma stressata si suggerisce un infiltrativo a base di vitamine, acido ialuronico e aminoacidi”. Anche l’ultraformer, strumento sofisticato che si basa sugli ultrasuoni, dona al viso un effetto simil lifting senza ricorrere alla chirurgia, non è certo sovrapponibile al minilifting composito ma dà soddisfazione per almeno un anno.