Gonartrosi aumenta il rischio di artrosi della mano


Nei pazienti con gonartrosi o a rischio di malattia, l’età avanzata è strettamente associata ad un aumento da 3 a 5 volte dell’incidenza di artrosi della mano

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Nei pazienti con gonartrosi o a rischio di malattia, l’età avanzata è strettamente associata ad un aumento da 3 a 5 volte dell’incidenza di artrosi radiografica della mano, rispetto ad un’età più giovane. Non solo: anche il genere di appartenenza e l’etnia sembrano avere un’influenza su quanto osservato. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Arthritis Rheumatology.

Razionale e disegno dello studio
“La prevalenza e l’incidenza di artrosi della mana varia in modo rilevante a seconda della definizione utilizzata, della popolazione analizzata e dal confronto tra le tipologie di artrosi definite in base alla tecnica utilizzata (l’artrosi della mano sintomatica è messa a confronto con quella radiografica?) – scrivono i ricercatori nell’introduzione allo studio”.

“Gli studi finora condotti in merito – continuano – sono limitati dalla ridotta numerosità del campione di pazienti, dall’appartenenza ad una singola etnia o ad un singolo genere sessuale di appartenenza, da range di età ristretti e dalla loro focalizzazione esclusiva sull’artrosi radiografica o sintomatica della mano. Per questo, il quadro da loro offerto della epidemiologia descrittiva dell’artrosi della mano è ovviamente incompleto”.

“Le questioni ancora non risolte e presenti sul tavolo riguardano le differenze di prevalenza ed incidenza di artrosi della mano – corrette in base all’età e alle interazioni tra l’età e il genere di appartenenza -, la differenza del pattern di malattia tra i due sessi e le diverse etnie. Ottenere una rappresentazione onnicomprensiva dell’epidemiologia dell’artrosi della mano potrebbe portare ad una migliore comprensione della prevalenza dell’eziologia meccanica rispetto all’eziologia metabolica e sistemica di malattia”.

Di qui il nuovo studio, che ha analizzato la prevalenza, l’incidenza e la progressione dell’artrosi della mano radiografica e sintomatica, come pure le differenze di età, genere di appartenenza ed etnia (fattori di rischio di malattia).

A tal scopo, sono stati esaminati i dati della the Osteoarthritis Initiative (OAI), uno studio di coorte multicentrico che ha reclutato 4.796 pazienti adulti con o a rischio di gonartrosi.
I ricercatori hanno incluso 3.588 partecipanti della coorte OAI, affetti o a rischio di gonartrosi sintomatica, dei quali erano disponibili anche radiografie della mano al basale e dopo 48 mesi di follow-up.

In questo modo hanno potuto esaminare la presenza di artrosi della mano radiografica e sintomatica, sia al basale che dopo 48 mesi.

Risultati principali
Dai dati è emerso che la prevalenza di artrosi radiografica della mano era pari al 41,4%, mentre quella di artrosi sintomatica era del 12,4%. Al contempo, l’incidenza fino a 48 mesi di artrosi radiografica della mano è stata pari al 5,6%, mentre quella di artrosi sintomatica è stata del 16,9%. Nel complesso, il 27,3% dei partecipanti allo studio è andato incontro a progressione di artrosi fino a 48 mesi.

I ricercatori hanno riportato l’esistenza di complesse differenze per età, genere di appartenenza ed etnia, con il sesso maschile e femminile associati ad un incremento della prevalenza di artrosi della mano con l’età. Tuttavia, la prevalenza di artrosi ha raggiunto il picco nel range di età compreso tra 55 e 65 anni nel genere femminile.

Non solo: l’appartenenza al genere femminile è risultata associata ad una maggiore incidenza di artrosi della mano sintomatica rispetto al sesso maschile, ma solo a tassi non significativamente più elevati di incidenza di artrosi della mano radiografica.

Inoltre, l’appartenenza al genere femminile è risultata associata ad una maggiore incidenza di malattia articolare interfalangea distale, mentre l’appartenenza al genere maschile è risultata associata ad una maggiore incidenza di artrosi a carico dell’articolazione metacarpale.

Per quanto concerne l’etnia, i partecipanti allo studio di etnia Afro-Americana si sono caratterizzati per una minore incidenza di artrosi della mano rispetto a quelli di etnia Caucasica. Inoltre, nei pazienti di etnia Afro-Americana, l’appartenenza al sesso maschile era associata ad una maggior incidenza di artrosi della mano rispetto alle donne ad un’età meno avanzata.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come “…lo studio dimostri che la gonartrosi predice l’incidenza di artrosi della mano e come le differenze rilevate in base al genere di appartenenza e all’etnia, come la forte associazione con l’invecchiamento, suggeriscano un’eziologia non meccanica per l’artrosi della mano – soprattutto a livello della articolazione interfalangea distale – quanto piuttosto il coinvolgimento di pathway metabolici alterati, fattori genetici o epigenetici”.

“L’invecchiamento patologico associato con lo stress ossidativo cronico e bassi livelli di infiammazione cronica potrebbero giocare, invece, un ruolo importante nello sviluppo di artrosi della mano”.

A quest’ultimo riguardo vi sono i risultati di uno studio della stessa equipe di ricerca che hanno dimostrato l’esistenza di una associazione tra l’accorciamento della lunghezza dei telomeri – misura acclarata di invecchiamento patologico – e l’incidenza di artrosi radiografica della mano. Di qui l’auspicio dei ricercatori affinché vengano condotti studi che approfondiscano ulteriormente la conoscenza sui pathway patomeccanicistici di artrosi della mano.

Bibliografia
Eaton CB et al. Prevalence, Incidence, and Progression of Radiographic and Symptomatic Hand Osteoarthritis: The Osteoarthritis Initiative.  Arthritis Rheumatol. 2022;doi:10.1002/art.42076. Leggi