Un mese di guerra in Ucraina, Zelensky: “Operazione lampo di Putin fallita”


Il presidente ucraino Zelensky a un mese dall’aggressione di Mosca: “Guerra lampo di Putin è fallita. Ecco cosa può fare l’Italia”

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“Secondo i piani del nemico, si prevedeva la conquista dell’Ucraina entro pochi giorni, 48 o 72 ore. Ma la guerra lampo è fallita e l’eroica resistenza degli ucraini, che stanno difendendo la loro terra, le loro case, le loro famiglie, la loro libertà e sovranità, va avanti da ormai un mese. Il nemico è demoralizzato”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, fa il punto sul conflitto con la Russia a un mese dall’inizio di quella che Putin definisce ‘operazione militare speciale’. Ma che, per il capo dello Stato ucraino, è una guerra a tutti gli effetti: “Il mondo non ha conosciuto una guerra così brutale negli ultimi 80 anni – spiega Zelensky al quotidiano ‘La Repubblica’ -. Questa è una guerra senza regole da parte dell’esercito russo e alcun rispetto di qualsiasi convenzione. Usano le armi e le bombe vietate dalle convenzioni internazionali. Uccidono i civili, le donne e i bambini. Stanno bombardando gli ospedali, le scuole, i teatri dove i civili si nascondono nei sotterranei. Stuprano le donne, torturano i prigionieri e uccidono i bambini”.

Il presidente ucraino, intervistato da ‘La Repubblica’, come riferisce la Dire (www.dire.it) spiega qual è la situazione sul territorio: “Diverse città sono state semplicemente spazzate via dalla faccia della terra: Hostomel, Volnovakha, Bucha. Ma ricostruiremo tutto, ne sono convinto. Hanno sequestrato alcuni territori, hanno occupato alcune nostre città, come dei veri terroristi nucleari hanno sequestrato le centrali nucleari di Zaporizhzhia e Chernobyl, per ricattare tutto il mondo”.

“PRONTO A INCONTRARE PUTIN, MA NO ULTIMATUM”

Zelensky è sicuro: “Putin non si fermerà qui e andrà oltre, questo deve essere chiaro per tutti gli europei, per tutti i leader d’Europa e del mondo. L’impunità per l’attività criminale crea l’illusione che qualcuno potrà cambiare l’ordine mondiale, che lo Stato di diritto si può violare con la forza”. Per questo, sottolinea il presidente ucraino a ‘La Repubblica’, “l’intero mondo civilizzato alla fine si unirà a noi e insieme porremo fine a questa guerra. Perché la guerra non è in Ucraina, la guerra è in Europa”.

Il capo dello Stato ucraino, continua a dirsi favorevole a un colloquio diretto con il suo omologo russo: “Sono sempre stato pronto per questo incontro negli ultimi anni, da quando sono stato eletto presidente dell’Ucraina. Abbiamo tutti bisogno di pace. Siamo pronti a discutere i termini del cessate il fuoco, i termini della pace, ma non siamo pronti a subire ultimatum”.

LA RICHIESTA DI ARMI ALLA NATO

In attesa di sviluppi sul fronte dei negoziati, però, in Ucraina continuano gli scontri a fuoco e i bombardamenti russi. “Dai primi giorni di guerra noi ucraini abbiamo chiesto alla Nato di chiudere il nostro cielo da bombe e aerei nemici. Questo, purtroppo, non è avvenuto – ammette Zelensky – Ma, a questo punto, potete darci un’arma che possa aiutarci a proteggere il nostro cielo. Darci aerei, mezzi di difesa aerea e così via“.

“GRAZIE A DRAGHI PER IL SOSTEGNO, ECCO COSA PUÒ FARE L’ITALIA”

Infine, il presidente dell’Ucraina, reduce dal discorso in Parlamento di martedì, torna sulle parole del premier Mario Draghi, che si è detto pronto a sostenere il processo di adesione di Kiev all’Unione europea: “Sono grato al presidente del Consiglio Mario Draghi per la sua posizione chiara e il desiderio di vedere l’Ucraina tra i membri della Ue“. Per Zelensky, l’Italia può fare molto per avvicinare la fine delle ostilità: “Fate pressione sull’aggressore, aumentate le sanzioni contro quei russi che hanno iniziato e conducono questa guerra, rinunciate alle merci russe, ritirate le vostre aziende dal mercato russo“.