Filippine: l’età per il consenso sessuale sale da 12 a 16 anni


Nelle Filippine l’età per il consenso sessuale sale a 16 anni: la legge approvata è fondamentale per proteggere i minori da violenze, sfruttamento sessuale e matrimoni precoci

Violenza di genere: pubblicato il report del primo semestre 2021. Secondo il rapporto "Vite violate" è in diminuzione il numero di reati contro le donne

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha ratificato la legge con cui si aumenta dai 12 ai 16 anni l’età minima del valido consenso ai rapporti sessuali. Il Paese esce così dalla classifica Unicef degli Stati con l’età più bassa per essere ritenuti dalla legge sufficientemente maturi e consapevoli per acconsentire ad avere rapporti di carattere sessuale con un’altra persona. Al primo posto, si colloca la Nigeria, che la fissa a undici anni. L’italia lo fissa a 14 anni.

Ora, grazie alla nuova legge siglata ieri, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, il trasgressore dovrà rispondere davanti al giudice del reato di stupro, a meno che tra i due intercorra una differenza di età di tre anni e il presunto aggressore non abbia precedenti per abusi o sfruttamento sessuale. L’eccezione decade inoltre nel caso in cui il minore abbia 13 anni o meno.

Secondo i difensori dei diritti dei minori, spiega la Dire (www.dire.it), questo tipo di legge è cruciale per proteggere bambini e bambine da rischi quali violenze e sfruttamento sessuale, oppure dai matrimoni precoci.

Uno studio realizzato nel 2015 da Unicef in collaborazione con l’ong filippina ‘Center for Women’s Resources’ ha rivelato che nel Paese asiatico il 70% dei casi di stupro riguarda minori, e tra questi uno su cinque aveva un’età compresa tra i 13 e i 17 anni al momento dell’aggressione. Il report riferisce inoltre che, tra le persone intervistate per realizzare il sondaggio, una su 25 ha confermato di aver avuto rapporti sessuali non consensuali durante l’infanzia.

Josalee Deinla, portavoce dell’Unione nazionale degli avvocati del popolo (National Union of Peoples’ Lawyers), ha dichiarato: “Accogliamo con favore questo progresso nella normativa e speriamo che contribuirà a proteggere le giovani da stupro e abusi sessuali”. L’organizzazione presta supporto legale alle fasce meno abbienti della popolazione, pertanto si occupa spesso anche di reati sessuali.