Asma pediatrico e steroidi inalatori: qual è la giusta dose


Asma pediatrico e steroidi inalatori: secondo un nuovo studio semplificare la posologia migliora l’aderenza terapeutica

Asma pediatrico e steroidi inalatori: secondo un nuovo studio semplificare la posologia migliora l'aderenza terapeutica

Semplificare la posologia di somministrazione degli steroidi inalatori (ICS), passando da due ad una dose giornaliera, comporta il miglioramento dell’aderenza alla terapia nei bambini asmatici. Lo dimostrano i risultati di uno studio di recente pubblicazione su  Annals of Allergy, Asthma & Immunology.

Razionale e disegno dello studio
L’aderenza terapeutica agli ICS è notoriamente piuttosto bassa sia negli adulti che nella popolazione pediatrica, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. Stando ad alcune stime, i tassi di aderenza a questa classe di farmaci nelle Pediatrie si attestano intorno al 30-40%, un livello considerato non propriamente soddisfacente.

L’osservazione, proveniente da alcuni studi condotti negli asmatici adulti, di un miglioramento dell’aderenza agli ICS a seguito della semplificazione della posologia di somministrazione di questi farmaci (da due ad una dose giornaliera) ha suggerito di verificare questo trend anche nel bambino, con la messa a punto di uno studio osservazionale retrospettivo condotto su una popolazione pediatrica visitata per asma presso una struttura ospedaliera canadese.

Nello specifico, lo studio ha considerato 232 pazienti asmatici di età compresa tra 1 e 17 anni, divisi in una coorte sottoposto a monosomministrazione giornaliera di ICS (n=120; età media= 6,94 anni; 43% bambine; 58% di etnia Caucasica) e in un’altra sottoposta a duplice somministrazione giornaliera di questi farmaci (n=112; età media= 5,59 anni; 36% bambine; 50% di etnia Caucasica).

I due gruppi presentavano caratteristiche sociodemografiche e cliniche pressochè sovrapponibili. Ciò detto, però, la dose di ICS somministrata era più bassa e, al contempo, l’impiego di ciclesonide era più elevato nel gruppo di pazienti sottoposto a monosomministrazione giornaliera di ICS rispetto all’altro gruppo.

L’outcome principale dello studio, relativo all’aderenza terapeutica, era rappresentato dalla proporzione di giorni di prescrizione del farmaco effettivamente coperti dalla somministrazione (PPDC) – cioè il rapporto tra il numero di giorni durante i quali il farmaco è stato dispensato e il numero di giorni per i quali è stato prescritto.

E’ stato esaminato l’impatto sull’aderenza alla terapia della monosomministrazione giornaliera di ICS vs. la somministrazione doppia utilizzando un’analisi di regressione multivariabile multilineare, aggiustata per la presenza di fattori confondenti.

Tra gli outcome secondari considerati vi era la proporzione di pazienti con un’aderenza alla terapia ≥75%.

Risultati principali
Nel corso del follow-up, il trattamento giornaliero con una sola somministrazione di ICS è risultato correlato ad un’aderenza più elevata alla terapia (espressa come PPDC) rispetto al trattamento giornaliero con somministrazione doppia di questi farmaci (66,8% vs. 57,9%: p=0,03).

Dopo correzione dei dati per la presenza di fattori confondenti, è emerso che i bambini sottoposti a monosomministrazione giornaliera di ICS mostravano una PPDC del 7,2% più elevata (IC95%= 1,3-13,1) rispetto a quelli trattati con due somministrazioni giornaliere di questi farmaci.

Passando all’outcome secondario, i risultati hanno mostrato che il trattamento con ICS in monosomministrazione giornaliera correlava con una proporzione più elevata di pazienti con “buona aderenza terapeutica”, definita da un valore di PPDC pari o superiore al 75% (71,4% vs. 45,5%; aOR= 1,8; IC95%= 1,01-3,26).

Nei pazienti sottoposti a monosomministrazione giornaliera di ICS, inoltre, i ricercatori hanno notato un trend all’osservazione di una condizione asmatica controllata o parzialmente tale (rispetto ad uno scarso controllo di questa patologia) con una probabilità superiore del 50% rispetto a quanto rilevato nell’altro gruppo di pazienti (OR grezzo= 1,54; IC95%= 0,95-2,51).

Non sono emerse differenze d’impatto sul tempo alla prima riacutizzazione rispetto al basale tra i pazienti sottoposti a monosomminastrazione o doppia somministrazione giornaliera di ICS (aHR= 0,71; IC95%= 0,38-1,31), salvo differenze numeriche nella percentuale di bambini colpiti da un episodio di riacutizzazione nel corso dei primi 6 mesi dello studio (15% vs. 22,3%, rispettivamente).

“Oltre al regime di trattamento impiegato, tra i fattori identificati e associati all’aderenza agli ICS vi erano l’età, la condizione di svantaggio sociale e l’appartenenza al fenotipo di asma persistente. Analogamente ad altri studi, quindi – scrivono i ricercatori – abbiamo osservato che i bambini provenienti da condizioni socio-economiche più svantaggiate tendevano a mostrare una minore aderenza agli ICS rispetto a quelli provenienti da contesti migliori”.

Riassumendo
Nel commentare lo studio, i ricercatori hanno invitato alla prudenza nell’interpretazione dei risultati, in quanto il disegno osservazionale retrospettivo non consente di fare considerazioni di causalità.

“Sono necessari, dunque – concludono – studi di disegno prospettico, disegnati ad hoc, che siano in grado di confermare se il miglioramento dell’aderenza terapeutica con una monosomministrazione giornaliera di ICS si traduca in un miglioramento del controllo del’asma e del tempo alla primo episodio di riacutizzazione”.

Bibliografia
Drouin O et al. Adherence to inhaled corticosteroids prescribed once- vs twice-daily in children with asthma. Allergy Asthma Immunol. 2022;doi:10.1016/j.anai.2022.01.018.
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