Allergia alle arachidi: immunoterapia orale efficace nei bimbi


Allergia alle arachidi: immunoterapia orale molto efficace anche nei bambini al di sotto dei 4 anni di età secondo un nuovo studio

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I bambini al di sotto dei 4 anni di età affetti da allergia alle arachidi vanno incontro a tassi di desensibilizzazione e remissione allergica più elevati se sottoposti ad immunoterapia orale anziché a trattamento placebo. Non solo: l’età più giovane dei bambini trattati sembra predire migliori outcome di trattamento. Sono queste le conclusioni principali di IMPACT, un trial clinico randomizzato recentemente pubblicato su The Lancet  che suggerisce l’esistenza di una “finestra di opportunità” in età pediatrica per indurre la remissione di questa particolare forma allergica.

Razionale  e disegno dello studio
Negli Usa si stima che quasi il 2% dei bambini soffra di allergia alle arachidi, con il rischio che possano andare incontro ad esposizione accidentale e ad anafilassi.
Ad oggi non esistono immunoterapie specifiche approvate per questa allergia nei bambini al di sotto dei 4 anni. La sola immunoterapia orale per l’allergia alle arachidi approvata dall’ente regolatorio statunitense è rivolta alla fascia di età pediatrica compresa tra i 4 e i 17 anni.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di verificare se l’immunoterapia orale contro l’allergia alle arachidi potesse essere in grado di indurre, al di sotto dei 4 anni, sia desensibilizzazione (un aumento della soglia necessaria per innescare una reazione allergica durante la terapia) che remissione allergica (uno stato di mancata risposta agli allergeni dopo sospensione dell’immunoterapia).

IMPACT ha reclutato, tra l’estate del 2013 e l’autunno del 2015, 146 bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, in cura presso 4 centri medici Usa, randomizzandoli a trattamento con polvere di arachide o placebo, secondo uno schema 2:1.

L’età mediana dei partecipanti allo studio era pari a 39,3 mesi; il 65% era di etnia Caucasica, il 68% del campione era costituito da individui di sesso maschile.

I bambini reclutati nello studio sono stati sottoposti ad indagine anamnestica per individuare una storia pregressa di allergia alle arachide, nonchè a screening per la valutazione di livelli di IgE-specifiche per l’allergene in questione pari o superiori a  5kUA/L, per la presenza di un ponfo al Prick test cutaneo di dimensione maggiore rispetto a quello del controllo (uguale o superiore a 3 mm), e per una reazione di positività ad una dose cumulativa paro o inferiore a 500 mg di arachide in un test alimentare condotto in cieco.
Costituivano motivo di esclusione dallo studio una storia severa di anafilassi alle arachidi oppure di asma o dermatite atopica non controllate.

Il protocollo del trial prevedeva 4 fasi:
– una fase iniziale di titolazione della dose (0,1-6 mg)
– una fase ulteriore di titolazione della dose a cadenza quindicinale, da 0 a 30 settimane, fino alla dose target massima di 2 g/die di arachidi
– una fase di mantenimento giornaliero da 30 a 134 settimane
– una fase che prevedeva la sospensione dell’immunoterapia orale, da 134 a 160 settimane.

In quest’ultima fase, sia a 134 che a 160 settimane, i ricercatori hanno sottoposto i partecipanti ad un test di carico alimentare in doppio cieco, controllato vs. placebo con 5 g di polvere di arachide

Risultati principali
Su 146 bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, il 71% di quelli assegnati ad immunoterapia orale specifica contro l’allergia alle arachidi è andato incontro a desensibilizzazione all’esposizione a 5 g di arachidi a 134 settimane, rispetto al 2% dei bambini assegnati al gruppo placebo (p<0,001).

Inoltre, il 21% dei bambini assegnati a immunoterapia orale ha raggiunto la remissione o lo stato di densibilizzazione sostenuta a 160 settimane, rispetto al 2% dei bambini assegnati al gruppo placebo (p=0,0021).

Sono stati individuati due fattori predittivi di una maggiore probabilità di remissione allergica: l’età più giovane allo screening (OR= 0,93 per incremento unitario mensile; IC95%= 0,88-0,99; p=0,022) e livelli basali più ridotti di IgE specifiche contro l’allergene (OR=0,12 per incremento unitario pari a 10 volte; IC95%= 0,03-0,46; p=0,0017).

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare I risultati, i ricercatori hanno invitato alla prudenza, sottolineando che, nonostante lo studio fosse stato disegnato per la fascia di età compresa tra 1 e 4 anni, solo il 12% dei bambini del campione aveva un’età compresa tra 1 e 2 anni.

Inoltre, gli autori hanno rilevato anche un tasso elevato di abbandono dello studio soprattutto durante l’ultima fase e nel gruppo placebo – un evento che potrebbe avuto un impatto sui risultati finali del trial.

Ciò detto, i risultati sono incoraggianti e aprono la strada allo sviluppo di modalità di trattamento che siano in grado di ridurre l’impatto dell’allergia alle arachidi sin dalla prima età pediatrica.

Bibliografia
Jones SM, et al “Efficacy and safety of oral immunotherapy in children aged 1–3 years with peanut allergy (the Immune Tolerance Network IMPACT trial): a randomised placebo-controlled study” Lancet 2022; 399:359-371. Leggi