L’OMS avverte: non tutto il cibo vegano è salutare


Studio dell’OMS: alcuni sostituti vegetali impiegati nelle diete vegane, come hamburger di soia o bevande d’avena, non sono affatto salutari

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Un recente studio condotto dall’OMS ha concluso che alcuni sostituti vegetali impiegati nelle diete vegane, come hamburger di soia o bevande d’avena, non sono affatto salutari a causa della loro composizione chimica e dell’eccesso di lavorazioni di trasformazione alle quali sono sottoposte le materie prime.

In particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità ha analizzato l’origine di alcuni surrogati vegetali di carne e latte che risultano ultra trasformati, cioè possiedono un elevato contenuto di grassi saturi, sale, zuccheri con un valore nutritivo nettamente insufficiente. Questi sostituti vegetali, che molte persone reputano più sani dei prodotti originali, nella maggior parte dei casi risultano privi di vitamine, sali minerali e fibre necessari al benessere delle persone.

Nello specifico, l’OMS fa presente che micronutrienti come il ferro, lo zinco, la vitamina A, B12 e D si trovano solo in fonti animali e non dovrebbero mai mancare all’interno di una dieta equilibrata. I sostituti vegetali più pericolosi per la salute sono quelli ultra lavorati e raffinati, dall’elevata densità energetica. Tra questi rientrano le versioni vegane di hamburger, salsicce e cotolette; bevande vegetali a base di mandorla, soia o avena; yogurt e formaggi vegetali.

Oltre a risultare ricchi di grassi saturi, amidi e zuccheri, per garantirne una conservazione più duratura, vi sono aggiunte notevoli di aromi, additivi, coloranti ed emulsionanti. Infatti uno degli elementi cardine del mercato vegetale è l’appetibilità visiva.

Questi alimenti devono essere simili, se non identici, ai corrispettivi di origine animale in modo da stimolare curiosità e interesse nell’acquisto. Per ottenere questo risultato, spesso vi si ritrovano sostanze raffinate che potrebbero nuocere alla salute delle persone: per questo, lo studio sull’impatto delle diete vegane condotto dall’OMS punta l’indice su alcuni punti ciechi di questo tipo di commercio che, spesso, tergiversa sulle esigenze reali e la salute dei consumatori.